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A scuola d'estate, l'ultima genialata del governo Draghi: "Per favorire il recupero della socialità"

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Valentina Conti
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Scuole riaperte a un mese dalla fine dell'anno, e ora si punta sull'estate. 500 milioni di euro per consentire agli studenti di recuperare socialità e rafforzare gli ap prendimenti. 150 milioni provenienti dal decreto sostegni, che verranno distribuiti sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per scuola, altri 320 milioni dal PON per la scuola statale e paritaria (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. Laboratori per il consolidamento delle competenze, attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità, sostenibilità, tutela ambientale.

È il «Piano Estate» messo a punto da viale Trastevere, illustrato ieri alle scuole. Obiettivo: quello di «costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico - ha ribadito il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi - attraverso un'offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche nate proprio durante l'emergenza».

Le attività saranno integrate con quelle organizzate dagli enti locali, come anticipato da Il Tempo. Le risorse dedicate soprattutto alle aree più fragili del Paese, Sud in testa. Tre le fasi: potenziamento degli apprendimenti (a giugno), recupero della socialità (luglio e agosto), con il potenziamento affiancato da azioni di aggregazione in modalità Campus, e l'Accoglienza (settembre, fino all'avvio delle lezioni). Gli istituti le programmeranno all'interno degli organi collegiali e informeranno le famiglie. La partecipazione degli allievi sarà su base volontaria, idem il coinvolgimento dei docenti, sui quali è ancora da sciogliere il nodo dei compensi.

Per l'Anief, Associazione nazionale insegnanti e formatori, «non si può prescindere dalla conferma dell'organico Covid e di quello al 30 giugno, sia docente che Ata». E c'è chi già storce il naso e paragona la pianificazione del Ministero ai centri estivi. Altra contingenza con cui fare i conti: gli esami del primo ciclo e quelli di Maturità nel mezzo, che impegnano parte del corpo docente. Accanto alla richiesta dell'adozione di protocolli di uniformità sull'intero territorio nazionale.

Critica Cristina Costarelli, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Presidi (ANP) del Lazio, che pone l'accento sulla tutela, sotto il profilo contrattuale, di insegnanti e personale scolastico da impiegare nelle attività estive, sollevando pure la questione degli spazi interni alle scuole da poter sfruttare. «Gli ambienti scolastici d'estate - spiega la dirigente scolastica del Liceo Newton di Roma - raggiungono temperature invivibili e, a prescindere, serve una soluzione». «Da una nostra indagine interna - prosegue Costarelli - su oltre un centinaio di strutture scola stiche romane solo una è dotata di condizionatori, una linea che replica nella maggior parte delle regioni italiane».

Da qui la proposta di «attivazione di una convenzione fra scuole e i principali ministeri del governo per pensare alla possibilità di ampliare gli spazi a disposizione per l'organizzazione in epoca Covid, laddove ci fosse necessità». Previste nel Piano misure di accompagnamento. Il Ministero, ad esempio, fornirà uno strumento per rendere trasparente il crowdfunding mediante la piattaforma IDEArium, a supporto degli istituti nell'eventuale ulteriore ricerca di risorse da parte di sostenitori privati, aziende ed altri enti collettivi.

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