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Ciro Grillo resta solo, uno degli amici si difende: "Dormivo". Foto e video decisivi nel processo

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Ennesimo colpo di scena nel processo su Ciro Grillo, sotto inchiesta insieme ad altri tre amici per presunta violenza sessuale di gruppo. Già negli scorsi giorni Vittorio Lauria, nell’elenco degli indagati, aveva preso le distanze dal video di Beppe Grillo e ora dai documenti dell’inchiesta emerge la posizione inedita di Francesco Corsiglia, un altro degli indagati.

 

 

Come scrive La Stampa il 22enne che lavora in Svizzera è stato interrogato due settimane fa da Gregorio Capasso, procuratore di Tempio Pausania, ha dato la propria versione dei fatti: Corsiglia ha ammesso di essere presente nella casa, ma durante il presunto stupro di gruppo lui “dormiva”. L’amico di Grillo ha confermato di aver avuto avuto un rapporto sessuale con Silvia, la ragazza che li ha poi denunciati, ma lei in quell’occasione era “consenziente”. Corsiglia ha inoltre evidenziato di essere l'unico che non compare nelle foto (soprattutto in alcuni selfie ritenuti compromettenti) e nei video fondamentali secondo i pm nel provare lo stupro. 

 

 

Corsiglia nell'audizione davanti al procuratore della Procura sarda ha poi sottolineato che neanche nel caso dell’amica, Roberta, lui era presente. Gli altri tre amici anche per questa situazione si sono visti contestare la violenza sessuale in base ad alcune foto incriminanti. La ricostruzione di uno dei quattro indagati va comunque contro quanto riferito da Silvia ai pm, che ha raccontato d'essere stata “violentata da tutti” e di essere stata costretta a bere dopo che l'avevano presa per i capelli. 

 

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