nelle retrovie
Benedetto Figliuolo, meno visite più vaccini. Figuraccia Italia: 22ma in Europa per dosi fatte
Tante medaglie, ma l'ultima proprio non gliela si può mettere sul petto. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, messo da Mario Draghi alla guida del piano vaccinazioni italiane, non è ancora riuscito a ingranare la marcia giusta. E non ci fa (né lui né l'Italia) gran figura nell'ultimo rapporto Ecdc-Ue sulle vaccinazioni dopo 15 settimane di campagna ufficiale. Perché quanto a vaccinazioni siamo fra i peggiori paesi del vecchio Continente. Forse un po' meno visite nelle Regioni e un po' più di regia e ordinanze nazionali sarebbero servite ad accelerare...
L'Italia al 18 aprile scorso aveva ricevuto dalla Ue 17.680.360 dosi di vaccini, ed era il terzo Paese europeo per rifornimenti dopo Germania (25,5 milioni di dosi) e Francia (19,7 milioni di dosi), essendo la distribuzione basata sulla popolazione. Ma in classifica fra i 29 paesi di Ue /Eea (quelli che aderiscono allo spazio economico europeo) l'Italia è al 22° posto per percentuale di adulti sopra i 18 anni vaccinati con la prima dose, con il 21,3%.
In testa ci sono paesi come Ungheria (40,4% vaccinati) che ha disposizione anche lo Sputnik e Malta (38,8% vaccinati) che certo è piccolo paese con 515 mila da vaccinare, ma avendo solo dosi ordinate alla Ue è stato il paese che meglio si è organizzato costituendo per tempo centinaia di centri di vaccinazione.
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Meglio dell'Italia hanno fatto comunque oltre a quei due paesi anche Austria, Belgio, Cipro, Danimarca. Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia. Quindi siamo la Cenerentola delle vaccinazioni rispetto a tutti i più importanti paesi europei. E non è certo medaglia da aggiungere alle altre sul petto del generale Figliuolo.