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Il coprifuoco resta alle 22, ma a Roma arrivano buonsenso e comprensione sulle multe

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Hanno fatto discutere le parole del ministro Maria Stella Gelmini sul via libera al ritorno a casa dopo il coprifuoco delle 22 se si è stati al ristorante. Sulla questione è arrivata una precisazione da parte del Viminale, una posizione difesa da Palazzo Chigi. Dal Governo, secondo Il Messaggero, fanno sapere che sarà applicato un concetto di tolleranza sul rientro nelle abitazioni, soprattutto ora che si potrà andare a cena fuori.

 

 

Nel decreto è scritto che l'attività di ristorazione è consentita dalle 5 alle 22. Secondo il Dl Covid si potrà quindi pagare il conto anche alle 21.59 e per forza di cose non potrà essere rispettato il limite delle 22. Per chi va al ristorante di sera il limite orario non dovrebbe essere interpretato in maniera rigida, al contrario di ciò che accade per chi va a far visita ad amici e parenti.

 

 

Sulla stessa lunghezza d’onda sono arrivate le parole di Paolo Ferrara,  delegato alla Polizia locale della sindaca Virginia Raggi alla Città metropolitana: “Comprensione per chi rincasa dopo lo scoccare del coprifuoco, a patto che non tardi più di 10-15 minuti, perché in fondo un imprevisto può sempre capitare”. L’esponente del M5S romano poi aggiunge: “Un minimo di tolleranza sui rientri notturni ci sarà, almeno da parte degli agenti della Municipale. Si può sempre incappare in un imprevisto, in un problema dell'ultimo minuto. I nostri agenti lavoreranno sempre con ragionevolezza”. “Non significa - ammonisce Ferrara - che sarà consentito rimanere in giro fino a mezzanotte, ma un po’ di comprensione ci sarà. Il buonsenso non guasta mai”.

 

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