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Non è l'Arena, perché non sapremo mai da dove viene il Covid. Oms in balia della Cina

Giorgia Peretti
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Si torna a parlare di pandemia da Covid-19 nello studio di Non è L’arena, Ii programma di approfondimento politico condotto da Massimo Giletti su La7. Nella puntata di domenica 25 aprile, il tema in discussione è l’origine del virus che ha messo in ginocchio il mondo ormai da più di un anno.

 

Alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto riaperture che consente di tirare un sospiro alle varie regioni, Giletti torna ad indagare a Wuhan, in Cina. Come si è diffuso? L’Oms, organizzazione mondiale della sanità, sembra conoscere la risposta affermando che il coronavirus proviene prevalentemente dagli animali e non sembrano esserci prove da manipolazione in laboratorio.


“Tutte le prove disponibili indicano l’origine animale del coronavirus: non è stato manipolato o costruito in laboratorio né da nessuna altra parte […] Riteniamo quindi molto probabile che il virus sia di origine animale e che abbia il suo serbatoio ecologico nei pipistrelli” dichiarava l’Oms poco dopo essersi propagato il virus. Ma Francesco Zambon, l’ex funzionario al centro della polemica sul dossier scomparso dell’Oms nelle puntate scorse ha dichiarato ai microfoni di Giletti: “L’Oms non dirà mai la verità sull’origine del virus anche perché non ha poteri investigativi”.

 

L’organizzazione, dunque, si dovrebbe attenere ai dati arrivati dalla Cina ed esprimersi in base a quelli. E l’idea che la Cina stia nascondendo le informazioni sulla vera origine della malattia, riecheggia nello studio di La 7. Ospite in collegamento l’ex dirigente dell’Aifa, Luca Pani, che sembra essere della stessa opinione di Zambon: “Quando si dice che OMS ha approvato un vaccino o lo ha raccomandato, non ha responsabilità, non fa le ispezioni, queste raccomandazioni non hanno impatto reale a livello nazionale, la responsabilità è delle agenzie regolatorie” dice Luca Pani ex dirigente dell’Aifa.

 

La domanda che risuona durante la trasmissione è questa: si tratta di un virus naturale o artificiale? A rispondere sono i numerosi scienziati intervistati da Lisa Iotti, giornalista di Presa diretta che si è occupata dell’indagine sull’origine del Covid. “Non c’è nessuna evidenza che dimostra che un virus sia naturale o artificiale e finché non si trova l’animale che ha fatto da tramite, il cosiddetto ospite intermedio, all’uomo non si può escludere nulla” spiega la giornalista. Dalle ricerche emerge che nel mercato simbolo dell’epidemia non vi sono tracce di positività negli animali. Ma chi invece ha a che fare con il virus è l’istituto di virologia di Wuhan che studia il coronavirus da 15 anni. Ciò che viene sottolineato in studio è la poca chiarezza del governo cinese: “Se i cinesi non vogliono che lo sappiamo non lo sapremo mai, se non si trova la pistola fumante nel laboratorio” afferma Jack Nuneberg, direttore del Montana Biotechnology Center.

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