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Bollettino Covid, continua la "fase discendente". Dal 26 aprile 50 milioni di italiani in zona gialla

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Mentre 50 milioni di Italiani da domani lunedì 26 aprile torneranno in zona gialla sono 13.158 i nuovi casi di Coronavirus (ieri 13.817) a fronte di 239.482 tamponi effettuati su un totale di 57.126.017 da inizio emergenza. È quanto si legge nel bollettino del Ministero della Salute - Istituto Superiore di Sanità di oggi. Nelle ultime 24 ore sono stati 217 i decessi (ieri 322), che portano il totale di vittime da inizio pandemia a 119.238. Con quelli di oggi diventano 3.962.674 i casi totali di Covid in Italia. Attualmente i positivi sono 461.212 (-236), 437.688 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 20.971 di cui 2.862 in Terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 3.382.224 con un incremento di 13.176 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia (1.967), seguita da Campania (1.854), Puglia (1.203), Lazio (1.185) e Sicilia (1.061).  

 

Ad oggi nel Lazio sono 46.837 gli attuali casi positivi al Covid-19, di questi sono 44.092 in isolamento domiciliare. Mentre 2.745 persone sono ricoverate, 330 delle quali sono in terapia intensiva. Infine, 7.510 persone sono decedute e 264.151 guarite. In totale sono stati esaminati 318.498 casi, riporta il bollettino della Regione Lazio.

 

I dati italiani sembrano in una fase discendente, ma la situazione epidemiologica resta «impegnativa», come definita dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro durante la conferenza stampa della Cabina di regia sui dati del monitoraggio settimanale. «Nessuno può escludere un nuovo aumento dell’incidenza dei casi, ma bisogna anche responsabilizzare le persone. Le aperture comportano sempre dei rischi, è chiaro che non sarà un ’liberi tutti'» ha aggiunto Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute.

 

L’incertezza è legata alle riaperture e al ritorno delle zone gialle. Da domani infatti oltre 50 milioni di italiani saranno in zona gialla, dove sarà possibile consumare in bar e ristoranti, ma solo nei tavoli all’aperto. Riaprono i musei e riprendono gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto con la capienza massima ridotta del 50% e in ogni caso con un numero massimo di spettatori (500 al chiuso, 1.000 all’aperto).

Infine le scuole e le Università che tornano del tutto in presenza, tranne le superiori che restano al 50% con la didattica a distanza. L’unica regione di colore rosso sarà la Sardegna, mentre Basilicata, Calabria Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta in arancione. Tutte le altre in giallo. Intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato di aver firmato un’ordinanza che prevede il divieto d’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. La situazione in India è molto peggiorata nelle ultime settimane, con il Paese che è diventato la fonte primaria dei nuovi casi giornalieri a livello mondiale.

Ieri è stato segnato un nuovo record giornaliero di nuovi casi, dopo i record dei tre giorni precedenti: oltre 349mila, l’incremento più grande di sempre di un singolo paese da quando è iniziata la Pandemia. In 3 giorni i nuovi casi sono stati più di un milione. Di conseguenza, anche i decessi sono schizzati verso l’alto, da cinque giorni stabilmente oltre i 2mila giornalieri (ieri record giornaliero con 2.767). Il sistema sanitario è al collasso, con le terapie intensive piene e in carenza di dispositivi di protezione e ossigeno. Gli scienziati sono preoccupati anche dalla variante che si è diffusa India, la B.1.617 individuata per la prima volta a ottobre scorso, anche se è ancora presto per dire se abbia aumentato la pericolosità del Sars-Cov-2 e se l’esplosione dei casi nel Paese sia dovuto a questo.

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