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La mossa da "massacro mediatico" dei legali di Grillo: vogliono mostrare il video di quella notte

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Una mossa clamorosa da "massacro mediatico" quella che i legali di Grillo starebbero pianificando nell'ambito delle accuse di violenza sessuale di gruppo nei confronti di Ciro, figlio di Beppe Grillo, e di altri tre ragazzi della Genova bene per lo stupro in Costa Smeralda di una giovane di 19 anni. 

 

Già perché gli avvocati di Grillo dopo il video-boomerang di Beppe che ha difeso a spada tratta il figlio accusando di fatto la presunta vittima starebbero pensando di pubblicare il filmato della notte della presunta violenza di cui lo stesso fondatore del Movimento 5 Stelle ha fatto riferimento nel suo intervento sui social, e che dimostrerebbe che il rapporto sessuale consumato sarebbe stato consensuale. Video che invece secondo la procura di Tempio Pausania accuserebbe Grillo junior e gli altri tre indagati. 

 

A riportare la strategia choc al vaglio dei legali della difesa che seguono Ciro Grillo è il Fatto quotidiano che riporta anche un virgolettato:  "Per noi il processo va condotto in aula, non sulla stampa o in tv. Certo, siamo consapevoli che in questo momento questa scelta possa significare esporsi a un massacro mediatico", è il pensiero dei legali dei giovani accusati. Il video sarebbe stato girato nella casa di Beppe Grillo dove sono avvenuti i fatti, e secondo i legali scagionerebbe gli accusati anche se potrebbe esporli a un "massacro mediatico" anche per la nuova risonanza che la vicenda ha avuto dopo l'intervento sui social di Beppe Grillo e della moglie, in risposta a un commento di Maria Elena Boschi. 

 

La versione della ragazza è stata oggetto di un articolo pubblicato ieri da La Stampa, una testimonianza drammatica in cui la giovane afferma: "Mi hanno stuprata tutti". Il tema sarà affrontato anche stasera domenica 25 aprile a Non è l'Arena, il talk show di Massimo Giletti su La7, che promette testimonianze esclusive che potrebbero far emergere nuovi elementi sulla vicenda. 

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