ad agorà
Coprifuoco e riaperture, il sondaggio sorprende tutti. Cosa c'è dietro la mossa Draghi
Sorpresa ad Agorà, nel sondaggio di Fabrizio Masia su coprifuoco e riaperture emerge la cautela degli italiani. Il cartello che provoca un certo stupore in studio nell'approfondimento di Rai3 condotto da Luisella Costamagna è il cartello sulla scelta del governo di Mario Draghi di non posticipare il divieto serale di uscire alle 23. Il coprifuoco alle 22 è da mantenere secondo il 51 per cento degli intervistati, A pensare che sia da eliminare del tutto è il 26 per cento, mentre il 18 per cento pensa che sia da ritardare.
"Siamo il paese più vecchio d'Europa, ricordiamocelo", sottolinea il sondaggista che propone anche un altro cartello, quello sulla riapertura dei ristoranti. È giusto riaprirli solo all'aperto? Anche qui la cautela regna sovrana. Il 55 per certo degli intervistati dice sì, giusto riaprire solo all'aperto. Il 38 per cento invece li vorrebbe aperti anche al chiuso.
"Più di tutto quello che mi preoccupa è un segnale che viene percepito come un segnale di liberi tutti, e questo non può che essere nocivo, perché non siamo abbastanza avanti con la vaccinazione. Non siamo scesi abbastanza: stiamo ancora sospesi", ha affermato Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di ’Agorà’ su RaiTre, commentando le prossime riaperture varate dal Governo.
"Siamo in una situazione in cui siamo tra color che son sospesi ma vedo che, dopo un trend generale, si pensa di poter fare a meno di preoccuparsi. Ma i nostri numeri dicono che non è una situazione tranquilla e stabilizzata, inoltre nell’ultimo periodo ci sono state una serie di scelte socialmente importanti che destano preoccupazione come la riapertura delle scuole, ma non dimentichiamo che abbiamo a che fare con la variante inglese che è dilagata in maniera assoluta e ci dice che i ragazzi si infettano molto più facilmente della precedente" dice ancora Galli.