Flop del vaccino italiano voluto da Arcuri. Reithera cambia strategia e punta sul Rna
Domenico Arcuri è stato sostituito dal Generale Francesco Paolo Figliuolo nel ruolo di commissario sull’emergenza Covid, ma l’Italia è costretta a portarsi dietro altri problemi della precedente gestione del virus. L’ultima novità riguarda ReiThera, azienda di Castel Romano, che ha sviluppato un vaccino con la tecnologia del vettore virale, arrivato alla fase due delle sperimentazioni: la biotech sarebbe, secondo Repubblica, vuole ora produrre il vaccino a mRna, come quelli di Pfizer, Moderna e quello di CureVac, che arriverà a giugno.
Reithera per il vaccino con l’adenovirus (stessa modalità di AstraZeneca e Johnson&Johnson, al centro di numerose polemiche per i casi di trombosi) ha speso un totale di 12 milioni, ma per portare avanti lo sviluppo del vaccino italiano è in attesa di 81 milioni di finanziamenti e prestiti promessi a gennaio da Invitalia, il cui amministratore delegato è proprio Arcuri. Nonostante la volontà di portare a termine anche questa strada c’è stata un’inversione netta, che però richiederà almeno 8-10 mesi visto che acquistare i bioreattori e i reagenti chimici per la teconologia a Rna messaggero è quasi impossibile. I tempi sono lunghi e l’Italia resta al palo per una produzione interna.
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