La Superlega spacca il calcio. Matteo Salvini contrario: pochi privilegiati, il denaro non è tutto
La decisione di 12 club di organizzare una Superlega ha trovato diversi oppositori anche all’interno del mondo della politica. Da parte del Governo italiano non è arrivata ancora una posizione ufficiale al contrario di quanto fatto da Boris Johnson ed Emmanuel Macron in Gran Bretagna e Francia, ma anche Matteo Salvini esprime il proprio dissenso al progetto che coinvolgerà tre squadre del nostro Paese, Juventus, Inter e Milan.
È ufficiale, nasce la Superlega Europea. Scoppia la guerra del calcio
“Da tifoso milanista, dovrei essere contento che la mia squadra possa partecipare ad una Superlega europea, incassando un sacco di soldi, a prescindere da merito, impegno e risultati. Ma, da sportivo e da italiano, dico che il denaro non è tutto, e i milioni non sono sufficienti per azzerare simboli, storia, merito, cuore e passione. Il calcio e lo sport sono di tutti, non di pochi privilegiati. Mi piacciono le vittorie conquistate con il sudore sul campo, non quelle comprate coi milioni in Borsa” il post pubblicato da Salvini su Facebook. Sarà una giornata convulsa, la sfida tra la Uefa e la nuova Superlega di Andrea Agnelli e Florentino Perez è partita.