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Riaperture, la protesta dei ristoratori in Umbria: con i tavoli davanti alla villa di Draghi a Città della Pieve

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I ristoratori dell'Umbria non ce la fanno più e annunciano l'ennesima protesta, stavolta davanti alla villa del premier Mario Draghi a Città della Pieve. L'appello è quello lanciato dalla categoria sul Corriere dell'Umbria: “Presidente Draghi ci ascolti. Ci faccia riaprire le nostre attività. O porteremo i nostri tavoli davanti alla sua villa a Città della Pieve”. A guidare la manifestazione pacifica è Simone Ciccotti, chef dell’Antica Trattoria San Lorenzo a due passi da corso Vannucci a Perugia.

“Le faremo assaggiare i nostri piatti - spiega lo chef - con le eccellenze della nostra terra. La inviteremo a provare il frutto del nostro lavoro e quello dei nostri amici produttori: presidente, dobbiamo ripartire. Ci permetta di ritornare a vivere del nostro lavoro o sarà troppo tardi”.

L'ex governatore della Bce nei fine settimana si ritira nella sua villa tra le colline umbre e toscane e l'idea dei ristoratori e produttori umbri, in ginocchio dopo mesi di chiusure e indennizzi mai arrivati, è quella di una protesta pacifica e simbolica davanti alla casa del premier che proprio in questi giorni dovrebbe annunciare un cronoprogramma per le riaperture.

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