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Otto e Mezzo, Fabio Volo difende Speranza e la frase sul ministro turba la Gruber: "Gli rode il c**o"

Giada Oricchio
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Roberto Speranza è un ragazzo”. Così lo scrittore Fabio Volo,  ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”, la trasmissione di approfondimento politico su LA7, cerca di spiegare le difficoltà del ministro della Salute nella gestione della pandemia da Covid-19. Lilli Gruber ha chiesto all’attore e conduttore radiofonico se fosse vero come ha detto il Ministro Speranza che il governo ha imparato a non sbagliare modi e tempi delle riaperture e Volo: “Speriamo, lo capiremo dopo, è sempre tutto così nuovo e poi non è che questo ragazzo lavora in serenità, diciamolo” e la giornalista ridendo sotto i baffi: “Per ragazzo intende il Ministro Speranza?”. “Sì, tutte le volte che si lavora in un contesto dove ti mettono pressione, è difficile lavorare, il suo nome viene tirato in ballo su tutto, come se fosse il responsabile di tutto, prima erano i cinesi, adesso è Speranza, io gli auguro che abbia detto il giusto. Per noi, ma anche per lui, comincia a farmi tenerezza ‘sto ragazzo”.

Un ragazzo di 42 anni che gode dell’appoggio del direttore de “Il Fatto Quotidiano” Marco Travaglio: “Rischiamo noi se perdiamo questo Ministro e ne arriva un sbilanciato sulla Lega che riapre come capita. Si è creato un clima per cui se si riapre è merito di Salvini, se si chiude è colpa di Speranza. Salvini fa il bello e cattivo tempo in questo governo e invece Draghi dovrebbe intervenire con più energia a difenderlo”.

Della stessa opinione Fabio Volo: “Anche io vorrei rivedere mia madre, ma se ci sono 500 morti al giorno non è che a Speranza, come si dice in maniera un po’ volgare a Roma, gli rode il c**o e chiude a caso”. 

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