Bernie Madoff è morto. Dallo "schema Ponzi" alla super truffa da 36 miliardi, ecco chi era
Bernie Madoff, il banchiere americano condannato per una delle più grandi truffe della storia, è morto. Aveva 82 anni. Lo riportano i media americani che parlano di un decesso legato a cause naturali. Madoff stava scontando una pena di 150 anni nella prigione federale di Butner, in North Carolina.
Lo scorso giugno gli avvocati di Maddoff aveano chiesto al tribunale il rilascio del detenuto a causa dell’epidemia di Covid, affermando che l’82enne aveva un grave problema renale ed altri problemi di salute. La richiesta era stata negata.
Di tutti i miliardi sottratti a 37mila clienti in 136 Paesi, gli inquirenti hanno recuperato circa 13 miliardi di dollari. La truffa, strutturata secondo il cosiddetto «Ponzi scheme», era andata avanti per anni fino all’arresto del finanziere nel 2008. Alcune delle sue vittime persero tutto, ed almeno una si suicidò. Nel 2010 è morto suicida uno dei figli di Madoff, l’altro figlio è morto per un tumore. La moglie, Ruth, si è trasferita a vivere a Greenwich, in Connecticut, dopo l’arresto del marito e la sua condanna nel 2009.
Fonti hanno confermato a Abcnews che Madoff è morto di cause naturali ricoverato al Federal Medical Center di Butner. Celebrato prima del crash economico del 2008 come una genio della finanzia, Madoff aveva fondato la Bernard L. Madoff Investment Securities negli anni sessanta. E per un breve periodo era stato anche presidente del Nasdaq. Nel 1959 aveva sposato Ruth, sua fidanzata dai tempi del liceo, e la coppia aveva avuto due figli, con i quali condivideva un’enorme fortuna, ed un vastissimo impero immobiliare, che comprendeva una penthouse di lusso a Manhattan, una villa sul mare a Palm Beach ed una sulla spiaggia agli Hamptons beachfront home.
Erano stati proprio i figli, in particolare Mark, poi morto suicida nel 2010, a denunciare il padre dopo che questi gli aveva confessato che tutto il loro impero era in realtà una truffa. Secondo quanto ha rivelato Ruth Madoff in un’intervista nel 2011, il marito tentò, insieme a lei, il suicidio dopo aver saputo che i figli avevano contattato le autorità federali per denunciarlo.