rabbia fuori controllo
I ristoratori disperati ora bloccano l'autostrada A1 a Orte: "Noi dormiamo qua!
La protesta si sposta da Roma all'autostrada. Diventa incontrollabile la rabbia dei ristoratori che non possono riaprire da mesi e mesi le loro attività e ormai sono al collasso.
«Quando apriamo? Boh. Quanto ci danno? Boh. Basta. Siamo stati a Roma e non ci hanno accolto. Noi dormiamo qua. Siamo stanchi di parlare, vogliamo tutelare il nostro lavoro». Così su Facebook Pasquale Naccari, portavoce di Tni (Tutela Nazionale Imprese), in un video in cui mostra decine di macchine bloccare l’austostrada A1 all’altezza di Orte. Nel video, accompagnato dalla didascalia "#blocchiamolitalia - Blocco Orte", Naccari scende dalla macchina e di volta in volta "intervista" gli altri ristoratori che in giornata hanno partecipato alla manifestazione al Circo Massimo di Roma.
«Vogliamo riaprire, senza fasce a colori e senza coprifuoco» chiedono i manifestanti camminando tra le auto in coda ferme a causa del sit-in improvvisato. Il blocco dell’autostrada è confermato su Twitter dall’account Astral Infomobilità: «Strada chiusa per manifestazione dal km 479,5 al km 491,3 tra Orte e Attigliano - si legge - uscita obbligatoria ad Orte».
Intanto oggi a Roma centinaia di commercianti, arrivati da tutta Italia, hanno preso parte alla manifestazione organizzata al Circo Massimo di Roma per far sentire la propria voce. Durante il sit-in si sono registrati attimi di tensione quando all’improvviso un gruppo di manifestanti ha provato a lasciare il presidio per tentare di dirigersi in corteo verso piazza Montecitorio. L’iniziativa però è stata bloccata sul nascere dalla polizia, schierata in tenuta antisommossa. «Siamo una piazza tranquilla, pacifica, non siamo qui per fare scontri, siamo qui a testimoniare il disagio di una categoria dopo un anno» era stato il messaggio in avvio di sit-in da parte degli organizzatori