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“Sui vaccini il disastro Ue”. Chi fa crollare Speranza, drammatica ammissione

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Niente sconti all’Unione Europea. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, durante l’intervento alla scuola di formazione politica della Lega, si è scagliato contro la Ue per i ritardi della campagna vaccinale e per la mancanza delle dosi di vaccino previste dai contratti firmati da Bruxelles: “Ancora una volta l’ Europa oggettivamente non è andata bene, è un altro fallimento anche in termini di politica vaccinale, possiamo dirlo tranquillamente, e ora faticosamente arranca e cerca di recuperare, siamo in ritardo di circa un mese rispetto a quello che hanno fatto gli altri. Abbiamo capito - continua il ministro - che sui vaccini si gioca il concetto di sovranità. Qualcuno ha parlato di guerra geopolitica sui vaccini ed è esattamente quello che è avvenuto. Da lì - ha aggiunto Giorgetti - è partita tutta una filiera di pensiero di reshoring, cioè riportare in Italia le produzioni delocalizzate all’estero prima con le mascherine poi con i vaccini dove siamo usciti completamente dalla ricerca e dalla produzione da tanti anni. Allora abbiamo capito che su alcune cose l’Italia e l’ Europa si deve dare una svegliata”. 

 

 

Un discorso inequivocabile quello dell’inquilino del Mise che viaggia sulla stessa rotta tracciata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa della scorsa settimana: “Le responsabilità dei ritardi sono di tanti, ad esempio c’è stata una campagna contrattuale un po’ leggera. Per inciso, negli anni a venire ci saranno nuove gare per la campagna vaccinale e assicuro - l’affermazione convinta di Draghi che i contratti saranno fatti meglio. I vaccini vanno adattati alle varianti”. Nella stessa occasione Draghi ha chiarito anche la questione delle dosi di AstraZeneca pronte ad essere esportate e bloccate, un meccanismo che non si è potuto applicare sul vaccino di Pfizer perché “rispetta i contratti, anzi ha dato dieci milioni di dose in più all’Unione europea”. In effetti l’Italia riceverà 941.940 dosi extra del vaccino Pfizer-BioNTech entro giugno, un numero che emerge grazie al meccanismo di ripartizione solidale delle dieci milioni di dosi Pfizer in arrivo nel secondo trimestre anziché nel terzo.

 

 

A dover ammettere l’evidenza degli errori è anche il ministro della Salute Roberto Speranza: “Ci sono stati errori nella negoziazione dei vaccini, ma la decisione di acquistarli insieme in Europa è un'idea giusta”. Speranza ora rischia di pagare con il proprio posto tutti queste complicazioni e i ritardi nella campagna vaccinale in Italia. 

 

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