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Petrolio, maxi blitz della Finanza: arrestata anche la cantante ereditiera Anna Bettozzi in affari con il clan Moccia

Valeria Di Corrado
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Il petrolio è la nuova droga per i clan. Il traffico di idrocarburi e le frodi fiscali connesse sono diventati il nuovo business delle mafie italiane. Camorra e 'ndrangheta si sono infiltrati nel settore lecito degli oli minerali, grazie alla compiacenza di imprenditori collusi, tra cui una cantante romana che ha ereditato l'impero del marito petroliere: Anna Bettozzi, finita oggi in carcere. E' quanto emerge nell'indagine "Petrolmafie spa" - che ha visto coinvolte le Procure di Roma, Napoli, Reggio Calabria e Catanzaro, i militari dei nuclei di Polizia economica-finanziaria degli stessi capoluoghi, i finanzieri dello Scico e i carabinieri del Ros - portando all'emissione di misure cautelari nei confronti di 70 persone e al sequestro di beni per oltre un miliardo di euro. Nel blitz di oggi sono state trovate due valigette con un milione di euro cash, a dimostrazione della grande disponibilità di denaro dell'organizzazione.

Sul fronte romano e napoletano si muoveva il clan camorristico Moccia, sul fronte calabrese i Mancuso di Limbadi. Il centro-sud Italia è stato inondato di 450 milioni di litri di oli lubrificanti, che, con un giro di fatture false, venivano ceduti alle pompe bianche a prezzi vantaggiosi, ledendo il normale funzionamento del mercato. Questo sistema ha garantito, ad esempio, al gruppo Max Petroli di far lievitare il proprio fatturato da 9 milioni die uro nel 2016, a 370 milioni nel 2018: in tre anni si è moltiplicato di 45 volte. Guadagni che poi sono stati reinvestiti in vari settori. La Max Petorli (ora Made Patrol Italia srl, con sede a Roma), è sotto la gestione di Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz: cantautrice, ballerina ed ex agente immobiliare, che ha ereditato l'impero del petroliere Sergio Di Cesare, dopo la sua morte.

La Bettozzi è finita oggi in carcere con l'accusa di associazione a delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio, con "l'aggravante di aver agito al fine di agevolare con tali condotte il clan di camorra Moccia, che si avvantaggiava di lauti guadagni provenienti dall'evasione dell'Iva". Nel maggio 2019, "la regine del petrolio" venne fermata su una Rolls Royce a Ventimiglia, mentre il suo autista la stava accompagnando al festival del cinema di Cannes. A bordo aveva 300 mila euro in contanti. Mentre in un albergo di Milano, nel quale disponeva di una suite in modo permanente, la Finanza trovò un milione e 400mila euro in contanti: quindi in un solo giorno le furono sequestrati 1,7 milioni di euro. 

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