Vaccinazioni dimezzate, a Pasqua si ferma tutto
Le vaccinazioni si fermano nei giorni di festa. A dirlo sono i numeri delle somministrazioni registrati nella giornata di Pasqua. Dati in forte calo che rallentano la corsa verso il ritorno alla normalità. Questo è il tema della discussione a L’aria che Tira, l’approfondimento politico mattutino di La 7, condotto da Francesco Magnani sostituto di Myrta Merlino.
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Nella giornata di domenica 4 aprile, secondo quanto riportato dal programma, i numeri delle somministrazioni durante la festa di Pasqua sono preoccupanti. In Sardegna sono stata effettuate solo 39 vaccinazioni mentre in Umbria solo 13 persone si sono recate nei centri di vaccinazione. Con uno sguardo più generale anche la comparazione tra le dosi somministrate il 31 marzo, giorno con record di vaccini a livello nazionale, e quelle della giornata di Pasqua subiscono un drastico calo. Mercoledì 31 marzo sono state somministrate 291 mila dosi mentre domenica 4 aprile soltanto 87 mila. Immancabile il confronto anche tra le due regioni protagoniste della campagna vaccinale. Nel Lazio nel giorno del record sono stati inoculati 25 mila per poi calare a 17 mila nel giorno di festa, in Lombardia invece lo scarto sembra aumentare da circa 40 mila dosi somministrate a Pasqua scende a soli 7 mila vaccini inoculati.
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Ospite in collegamento è Isabella Tovaglieri della Lega, che commenta i dati sostenendo che il problema è la mancanza dei vaccini “il problema fondamentale è che non ci sono abbastanza vaccinazioni dall’Europa. Al netto del giorno di Pasqua, la Lombardia fino all’altro ieri vaccinava il 90% che le sono state consegnate.” Poi conclude: “Non mi sembra un problema di "mala gestio", il problema è che ultimamente i vaccini dall’Europa non arrivano”. Della stessa opinione è il sindaco di Crema, in collegamento dal nuovo centro vaccinale. “Siamo arrivati nei giorni scorsi a 600 dosi giornaliere. Abbiamo il potenziale per arrivare a 2000mila dosi anche gli spazi sono allestiti per poterle accoglierle quotidianamente. Il problema è che in questo momento devono arrivare le forniture massive di vaccini”.
E a Roma, invece, sembrano essersi registrati dei disservizi durante la giornata di Pasqua, l’inviata in collegamento dal Policlinico di Tor Vergata fa sapere che la somministrazione delle dosi è ripresa a pieno ritmo nel lunedì di Pasquetta ma nella giornata di domenica le persone non hanno potuto avere la propria dose. Come spiega la giornalista, circa 40 persone si sono recate al centro vaccinale nel pomeriggio trovandolo chiuso, tra queste persone vi era anche una signora di 100 anni che trovando chiuso è dovuta ritornare a casa senza vaccino. Sembra che alla base del disservizio ci fosse una mancanza di comunicazione tra centro vaccinale e regione che non ha avvertito tempestivamente i prenotati. Dal Policlinico però, fanno sapere che la signora di 100 anni è stata vaccinata nella mattina di Pasquetta a domicilio.
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