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Vaccini, a Pratica di mare 1,3 milioni di dosi AstraZeneca. Ma non bastano, sos dalle Regioni

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Un sospiro di sollievo? Dopo l'appello a metà fra la rabbia e la disperazione con le Regioni rimaste senza i vaccini e il rischio di ulteriore rallentamento sono arrivate a Pratica di Mare 1 milione e 300 mila dosi di AstraZeneca. “Sono arrivati a Pratica di Mare oltre 1 milione e 300 mila vaccini di AstraZeneca - esulta Giorgio Mulè, Sottosegretario alla Difesa, intervenendo alla trasmissione 24 Mattino di Radio24 - Saranno distribuiti dal Comando operativo di vertice interforze, a partire dalle 13.30 in tutta Italia a cominciare da circa 200mila dosi destinate al Lazio. Come dimostrato, l’approvvigionamento dei vaccini continua a pieno regime: il sistema logistico che abbiamo immaginato funziona e dà risultati. Ovviamente bisogna avere quante più “munizioni” possibili, per mutuare un linguaggio militare, e stiamo lavorando pancia a terra - Difesa, Protezione civile, Asl regionali - per arrivare a vaccinare 500.000 persone al giorno”.

Ma nonostante il fiato alle trombe del commissario per l'emergenza, il generale Figliuolo dal nord al sud dello stivale il coro è unanime. "Oggi si vaccina poco o niente, solo i richiami. Abbiamo in magazzino solo Pfizer. Saranno utilizzate 83mila dosi rimanenti e per domenica finiranno", dice dal Veneto il governatore Luca Zaia. "Se domani ne facciamo 20mila non è che siamo precipitati, ma solo perché abbiamo finito le dosi", prosegue ancora. Non va meglio nel Lazio, una delle regioni più virtuose dal punto di vista delle somministrazioni. "Se non arrivano i vaccini, il rischio è che le dosi basteranno per pochi giorni", il grido di allarme di Nicola Zingaretti. Secondo il governatore il problema vero è quello del "richiamo". Se da una parte bisogna correre dall'altro, salendo oltre al 90% di somministrazioni rispetto alle dosi ricevute, "c'è il grande rischio di rimanere con i magazzini scoperti".

Dalla Sardegna, dove ha visitato l'hub vaccinale operativo a Cagliari presso la Fiera Campionaria, accompagnato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo prova a rassicurare tutti annunciando l'arrivo "fra oggi e domani" di 1 milione e 300mila dosi di Astrazeneca. Queste si aggiungeranno alle 500mila di Moderna già giunte a Pratica di Mare e al milione abbondante di dosi di Pfizer consegnate ai centri di distribuzione nella giornata di mercoledì. Un totale di 2,8 milioni per dare "nuovo fiato alle trombe" e portare avanti il piano vaccinale "in maniera coerente". L'obiettivo resta quello di "arrivare a 500 mila inoculazioni giornaliere per fine aprile su tutto il territorio nazionale perché nessun cittadino rimanga indietro", tira dritto Figliuolo. Per questo serve "ampliare la platea dei vaccinatori". Tutti devono essere compatti per raggiungere l'obiettivo.

L'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, assolve il commissario ma il problema resta. "Per me la parola di alpino è sacra. Non dipende dal lui quanto dalle cause farmaceutiche ma abbiamo una macchina importante messa in piedi", argomenta. Più duro il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, secondo cui Figliuolo parla di guerra ma "l'abbiamo persa". Una narrazione alla quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, non vuole sottostare. "Chi dice che siamo messi come un anno fa dice una cosa clamorosamente non vera - dichiara senza esitazioni - la campagna di vaccinazione sta correndo e dovunque noi riusciamo a vaccinare vediamo che c'è un crollo del tasso di contagio". Più pragmatico il collega della Pa, Renato Brunetta, che individua in aprile il mese "cruciale" per giudicare l'andamento della campagna vaccinale. Le regioni chiedono proiettili.

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