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Vaccino Andrea Scanzi, così si vendica Flavio Briatore. "Trucco vergognoso, quella dose poteva salvare qualcuno"

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Flavio Briatore si toglie un macigno dalla pantofola e spara a zero su Andrea Scanzi, protagonista del caso che ha tenuto banco nell'ultime settimane. Il giornalista del Fatto quotidiano, come è noto, è stato vaccinato con AstraZeneca in una lista informale di "riservisti" in Toscana per sua richiesta. 

 

L'imprenditore su Instagram ha postato una foto combinata dove il giornalista "più potente dei social", come ama definirsi, appare accanto a una fiala di vaccino. "Andrea Scanzi non perde occasione per parlare e sparlare di me, rivangando storie del mio passato remoto, per le quali mi sono assunto piena responsabilità, pagando di persona e con una piena riabilitazione da parte della giustizia - premette Briatore - Per Scanzi non si può sbagliare, cadere e poi riprendersi, come ho fatto io... Lui invece è infallibile, perfetto e impartisce lezioni di morale in ogni circostanza".

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Flavio Briatore (@briatoreflavio)



Veniamo al caso specifico. "E adesso, che con un trucco vergognoso ha fatto il 'furbetto del vaccino', non lo sfiora il pensiero che la dose che gli hanno destinato avrebbe potuto preservare o salvare la vita di qualcuno che ne aveva veramente bisogno?", attacca Briatore che parla di trucco vergognoso degno di un furbetto. 

 

Tra i due non mancano i precedenti. Un anno fa Scanzi aveva attaccato sul Fatto l'imprenditore del Billionaire che si era scagliato contro il governo di Giuseppe Conte

 

"Menomale che, in questi tempi bui, Flavio Briatore ci indica la via. Briatore sapeva tutto, perché lui - che è figo - lavora con la Cina e dunque conosceva da mesi la ferocia del virus. Chiudere i voli dalla Cina, secondo lui, è stato un errore", aveva scritto Scanzi. Sullo stesso giornale la replica di Briatore: "A sapere tutto non ero io ma il ministero della Sanità e questo già dal 5 gennaio, quando una nota dell'Oms avverte della presenza e aggressività dal virus Covid-19. Questa informazione era da diffondere a tappeto ma è stata taciuta…".

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