Sanità al collasso
Terapie intensive strapiene come un anno fa, Locatelli lancia l'allarme: "Raggiunto il picco"
Le terapie intensive sono messe come ad aprile scorso. Abbiamo raggiunto il picco. A lanciare l'allarme, alla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio su Rai3, è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità. Per Locatelli, "i dati per quel che riguarda la curva epidemiologica mostrano non solo il rallentamento di cui si parlava la settimana scorsa, ma anche una flessione dell’Rt, sceso da 1,16 a 1,08. Di fatto, come numero assoluto di soggetti contagiati, questa settimana ce ne sono stati circa 9mila in meno. Ma abbiamo sempre un forte carico, al 39%, sulle terapie intensive. Siamo sui 3.700 ricoveri nelle terapie intensive, quasi al livello del picco della prima ondata che fu di 4.063 nei primi giorni di aprile".
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Per l'esattezza, secondo i dati diffusi oggi dal ministero della Salute, sono 3.679 i posti occupati in terapia intensiva a causa del Covid, 44 più di ieri, con 217 ingressi giornalieri. Secondo la fondazione Gimbe, "le terapie intensive sono salite dal 36 al 40 per cento, con punte del 60 in Lombardia e del 63 nelle Marche. La soglia sarebbe del 30 per cento. Superarla significa, oltre ad aumentare la possibilità di decessi, anche penalizzare i malati no Covid, cioè rimandare cure indispensabili. Ci vorranno ancora due o tre mesi per alleggerire questa congestione".