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Sputnik, Vincenzo De Luca contro il governo sui vaccini: "Verifiche e non numeri a vanvera"

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La Campania comprerà il vaccino russo Sputnik, ma per il via libera definitivo bisognerà attendere l'ok delle autorità regolatorie, l'Aifa in Italia e l'Ema a livello europeo. "Mi auguro che il Governo, anziché raccontare numeri a vanvera, si impegni affinché l'Alfa verifichi i vaccini Sputnik in tempi rapidi, non nell'arco di mesi"  tuona il presidente della Giunta regionale campana, Vincenzo De Luca, rispondendo alla domanda di un giornalista a Camposano (Napoli), dove la Asl Na 3 Sud ha inaugurato Centri di vaccinazione pubblico-privati per pazienti in dialisi. "Non siamo nell'ordinaria amministrazione, ma in guerra - ha aggiunto - e poiché sono vaccini già somministrati a milioni di cittadini, si può tranquillamente testarne l'efficacia in un mese, non in 6. E' quello che chiediamo a governo e Aifa".

Di sicuro, all'Istituto Spallanzani di Roma partirà una sperimentazione dopo Pasqua, mentre dall'ospedale Sacco di Milano c'è, per il momento, solo una "dimostrazione di interesse", come ha spiegato l'infettivologo Massimo Galli.

In ogni caso, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha predicato la calma: "Starei attento a fare questi contratti". Il motivo è presto detto. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "ha messo in luce - ha spiegato  il premier - il fatto che, parlando col fondo di investimenti che ha in mano la proprietà della produzione del vaccino Sputnik, loro possono produrre un massimo di 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il 60% in vari siti internazionali. E non è stata ancora presentata formale domanda all'Ema, che non si prevede si pronunci prima di 3-4 mesi. Quindi, se va bene, il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell'anno".

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