il caso
Striscia la Notizia, "acido addosso a Vittorio Brumotti e fidanzata". I due trapper finiscono nei guai
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio contro i due trapper monzesi accusati di atti persecutori aggravati dall’uso di strumenti informatici e telematici nei confronti dell’inviato di "Striscia La Notizia" Vittorio Brumotti. Come si legge nell’avviso di conclusione delle indagini i due "sodali di un gruppo chiamato "Gang 20900" o "Sacra Corona Ferrea" con reiterati messaggi sui social, insultavano Brumotti e lo minacciavano con il gesto del taglio della gola, dichiarando ripetutamente di "aspettarlo per fargli la festa", affermando di avere intenzione di "aggredire la sua fidanzata".
Si tratta di un caso vecchio, quello legato al servizio giornalistico antidroga per le vie di Monza datato 27 aprile 2019, quando l'inviato del tg satirico di Antonio Ricci si era presentato alla stazione ferroviaria di Monza, finendo vittima di un lancio di sassi e bottiglie da parte degli spacciatori. Solo l’intervento delle forze dell’ordine lo aveva salvato. Dopo quell'episodio i due trapper si erano scagliati su social contro Brumotti invitando a “gettare acido” sull'inviato, minacciandolo di “fargli la festa” e di aggredire la sua fidanzata.