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Per tornare a vivere bisogna aspettare l'estate. Parola di Brusaferro: ora troppi malati Covid negli ospedali

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«Abbiamo dimostrato che adottando tempestivamente delle misure si possono modellare le curve. Accanto a questo sforzo oggi abbiamo uno strumento in più, la vaccinazione. Chiaramente la buona stagione favorisce la possibilità di stare all’aria aperta, e questo va molto meglio. Il combinato di questi fattori ci fa sperare che questa circolazione possa essere ridotta, e che man mano che si riporta a livelli più controllabili possiamo adottare misure di rilassamento per recuperare maggiori spazi di libertà». Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa sui dati di monitoraggio della cabina di regia, rispondendo a una domanda sulle prospettive per l’estate.

«Attraverso gli sforzi di queste settimane, con il rispetto rigoroso delle misure, potremo andare verso scenari migliori», ha aggiunto. «L’Rt - prosegue Brusaferro - ci mostra una lieve decrescita. La settimana scorsa eravamo a 1,16, adesso siamo a 1,08 con un limite inferiore che è 0,93. Ci sono alcune regioni che hanno anche un limite inferiore sopra 1. La maggior parte è sopra l’1 ma con un limite inferiore che comprende l’1. Un dato che segna un rallentamento, anche se l’Rt resta sopra l’1».

«Il 39% delle terapie intensive sono occupate da pazienti Covid, rispetto al 36% della settimana scorsa. Nelle aree mediche invece abbiamo il 43% dei posti letto occupati. Con le proiezioni a 30 giorni le probabilità che si saturino i posti in alcune Regioni è piuttosto elevata» avverte il presidente dell'ISS.

 

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