"Perché quei vaccini vanno ai Paesi poveri..." A Tagadà il terribile sospetto di Morrone sul giallo di Anagni
Il giallo di Anagni esplode mentre in collegamento con Tagadà, il programma di La7 condotto da Tiziana Panella, c'è Aldo Morrone è autorevole infettivologo e direttore scientifico dell'Istituto San Gallicano.
Il sospetto della lotta commerciale dietro il blocco del siero di Oxford
Un tesoretto di 29 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca scovato nello stabilimento Catalent della cittadina ciociara che manda su tutte le furie l'Europa. In studio viene letta la nota dell'azienda farmaceutica. "Non ci sono esportazioni attualmente pianificate se non verso i paesi del programma internazionale Covax (per i Paesi poveri e in via di sviluppo, ndr). Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di inviare il rilascio del controllo qualità a Covax come parte del nostro impegno a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito. Il vaccino è stato prodotto al di fuori dell'Ue e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale", spiega l'azienda, mentre "altre 16 milioni di dosi sono in attesa del controllo di qualità per essere poi spedite in Europa".
AstraZeneca: "Dosi Anagni non sono una scorta"
"Il dubbio è che visto che non hanno certificazione quelle fiale vanno ai paesi poveri..." si lascia scappare il professor Morrone, che getta ombre sulla scoperta dei Nas che sta mandando in tilt l'Europa.
Tutto nasce con la telefonata della Commissione Ue al Presidente del Consiglio, Mario Draghi: nello stabilimento Catalent di Anagni nascondono 29 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca. Una fornitura pari al doppio delle dosi (16,6 milioni) che la Ue ha finora ricevuto dall’azienda anglo-svedese. Questo a dispetto degli impegni di AstraZeneca di 120milioni di dosi alla Ue solo nel primo trimestre 2021. Draghi ha immediatamente chiamato il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha avviato un’ispezione dei Carabinieri Nas. L’ispezione si è svolta tra sabato e domenica. I lotti ispezionati dai Nas sono risultati con destinazione Belgio. Il Commissario Ue per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, oggi assicura sui 29 milioni di vaccini di Anagni: "Quel che è certo è che a parte una quantità prevista per Covax, per i Paesi poveri, il resto delle dosi sarà distribuito esclusivamente tra i
Paesi dell’Unione europea". Il Governo italiano ha comunque disposto che tutti i lotti in uscita da Anagni siano "controllati dai Nas". Intanto l'Ue assicura che le dosi resteranno in Europa.