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Sciopero Amazon, si ferma tutta la filiera italiana: "Non fate acquisti online"

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Niente corrieri alla porta: oggi lunedì 22 marzo è scattato il primo sciopero nazionale della filiera Amazon d’Italia. I lavoratori della multinazionale dell'e-commerce incroceranno le braccia per 24 ore e chiedono agli italiani di non fare ordini sulla piattaforma. Lo sciopero generale unitario di 24 ore proclamato per oggi dalle categorie nazionale dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil che riguarderà gli addetti hub e consegne della filiera Amazon in Italia. Tra le rivendicazioni sindacali alla base dello sciopero, spiegano Cgil e Filt, "la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza". "Al gigante dell’e-commerce americano chiediamo di dare in tempi rapidi risposte alle questioni poste, perché - concludono Cgil e Filt - alle lavoratrici e ai lavoratori vanno riconosciuti subito diritti e tutele".

 

L'azienda in una nota ha commentato l'iniziativa sindacale ribadendo l'impegno verso i dipendenti, "priorità assoluta" della multinazionale. "Oggi è previsto uno sciopero organizzato a livello nazionale da alcune sigle sindacali. In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini", scrive ai clienti di Amazon, Mariangela Marseglia, country manager della società. "L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso - prosegue - ha avuto un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile". "Noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale", sottolinea la manager.

"Stop al Pacco!" esulta sui social  il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni nel giorno del primo sciopero dei lavoratori della multinazionale Amazon in Italia. "Oggi occorre essere solidali con i lavoratori e le lavoratrici di Amazon che si fermeranno per la dignità del lavoro e per i loro diritti. Riconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, garantire sicurezza sul posto di lavoro - prosegue il parlamentare della sinistra - e tutela della salute, permettere condizioni dignitose mentre si lavora, non sono richieste irragionevoli bensì il minimo che si possa esigere in questa epoca. Oggi mentre i lavoratori incroceranno le braccia - conclude Fratoianni - mi auguro anche che siano tanti gli italiani che davanti al computer si asterranno dal fare acquisti, perché non dobbiamo lasciarli soli. È una lotta per i diritti che riguarda tutti". 

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