AstraZeneca non basta. In arrivo altre dosi di Pfizer e Moderna
Il prossimo mese, ad aprile, ci saranno «difficoltà di approvvigionamento di vaccino anti Covid in tutta Italia per Astrazeneca. Difficoltà importante che andrà valutata con molta attenzione soprattutto per garantire seconde dosi che partiranno dal 10 maggio. Di converso, avremo un aumento della disponibilità del vaccino Pfizer e questo ci consentirà complessivamente di non diminuire il livello delle somministrazioni ma di fare 30 mila somministrazioni al giorno» . Lo ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
«Noi oggi arriveremo al livello standard di 20/21 somministrazioni entro stasera - ha aggiunto l’assessore - sta andando molto bene la prenotazione over 70. Da ieri sera sono 27 mila i prenotati, la campagna va avanti bene, avevano qualche timore di adesioni per Astrazeneca, ma non ci sono defezioni. Vediamo molto vicino il traguardo delle 800 mila somministrazioni e questi per noi dato molto importante così come ricordava il presidente del traguardo delle 300 mila somministrazioni agli over 80. Nessuna regione italiana ha fatto tanto e questo per noi è significativo soprattutto per proteggere fasce più deboli», ha concluso l’assessore.
Per quanto riguarda il vaccino Moderna, saranno oltre 333.600 dosi quelle che arriveranno entro domani all’hub nazionale della Difesa, presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare. Si tratta del lotto di Moderna più consistente approvvigionato finora, la cui distribuzione a livello regionale inizierà nelle prossime ore, anche grazie a un notevole impiego di vettori militari. Con quest’immissione di vaccini il numero di dosi somministrate a livello nazionale dall’inizio del mese di marzo supererà i 3 milioni e 250 mila unità, portando a 7,6 milioni il numero totale di persone che hanno ricevuto il vaccino dall’inizio della campagna. Sempre dall’inizio di marzo, anche il numero di punti vaccinali è cresciuto del 25%, passando da 1510 a 1868.