"Piacere Fabiola". Ecco la diplomatica più giovane
A20 anni si laurea con 110 e lode in «Political Science and International Relations», discutendo la tesi interamente in inglese e a 21 anni consegue la laurea magistrale in "Relazioni Internazionali" presso l'Università di Roma«La Sapienza» con 110 e lode. A 23 anni, al primo tentativo, vince il concorso per Segretario di Legazione in prova del 2020, diventando la più giovane diplomatica italiana. Nata a Mesagne (BR), ma residente a Lariano (RM), ha viaggiato insieme alla famiglia per le esigenze di lavoro del padre, Ufficiale Pilota dell'Aeronautica Militare, frequentando istituti scolastici internazionali a Damasco e ad Atene, quali la Pakistan International School of Damascus (PISOD) e il St. Lawrence College.
Attiva nel campo del volontariato, Fabiola Albanese è stata inoltre un'attivista del Parlamento Europeo nell'ambito del programma "Stavoltavoto.eu" volto a promuovere la partecipazione cittadina alle elezioni europee del 2019.
Cosa ti ha convinto a intraprendere questa professione?
«Ho sempre desiderato intraprendere una professione che mi permettesse di viaggiare e di entrare in contatto con una moltitudine di culture. Ma fondamentali sono state le esperienze all'estero, a partire dal 2011, che la mia famiglia mi ha fornito. Grazie a queste ultime ho infatti scoperto il mondo della diplomazia, un settore attraverso il quale avrei potuto conciliare il desiderio di viaggiare con l'ambizione di contribuire a promuovere gli interessi dell'Italia nel mondo. Da qui, il mio sogno di intraprendere la carriera diplomatica».
Come immagini il tuo futuro lavoro da diplomatico?
«L'attentato che ha spezzato la vita dell'Ambasciatore Luca Attanasio, avvenuto a ridosso della conclusione del concorso da me sostenuto, evidenzia alcune delle sfide e dei rischi intrinseci a questa professione. Tuttavia, cercherò di affrontarli con lo stesso impegno ed entusiasmo con i quali ho superato il concorso diplomatico e, in aggiunta, con l'orgoglio di poter un giorno rappresentare il mio Paese all'estero. Pertanto, immagino il mio futuro lavoro da diplomatico come pieno, si di responsabilità, ma anche di stimoli e soddisfazioni».
Quali sono ora i tuoi obiettivi?
«Adesso ho voglia di imparare, nell'ambiente di lavoro e cogliere inserirmi con umiltà tutte le opportunità di crescita che questa meravigliosa professione mi offrirà».
A partire da questo suo risultato, Fabiola Albanese si dice convinta di voler avvalorare il ruolo delle donne in diplomazia, in considerazione della presenza tuttora minoritaria del genere femminile in tale ambito.