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Piazzapulita, l'immunologa Antonella Viola: "Scegliere il vaccino quando avremo più dosi"

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Quando si potrà scegliere il vaccino contro il Covid? Ne parla l'immunologa Antonella Viola ospite nella puntata di giovedì 18 marzo a "Piazzapulita", il programma di Corrado Formigli, in onda su La7. L'esperta affronta il caso AstraZeneca dopo il via libera dell'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, e affronta anche il tema della libertà da parte dei pazienti di poter scegliere quale siero farsi somministrare. 

“Guardando i numeri, i casi di trombosi che si sono verificati non sono superiori a quelli che si verificano e si sarebbero verificati comunque nella popolazione da un punto di vista statistico. Il vaccino AstraZeneca non causa direttamente un aumento di casi di trombosi” rassicura l'immunologa, direttrice scientifica dell’IRP di Padova.

La puntata di “Piazzapulita” - che coincide con la prima giornata della memoria dei morti di Covid, quasi 104mila - si concentra sulla decisione dell’Ema sul vaccino AstraZeneca, bloccato in via precauzionale dopo alcuni casi di rare trombosi cerebrali. Il giornalista Corrado Formigli ricorda che si parla di 25 casi di trombosi a fronte di 20 milioni di vaccinati con AstraZeneca. Un’incidenza dello 0,000125% - 1 persona su 1 milione,  mentre la percentuale di mortalità del Covid è il 2 percento -  tant’è che  l’Agenzia europea del farmaco oggi ha dato nuovamente il via libera a questo vaccino: “E' sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi”. Ma basteranno le rassicurazioni per mandare le persone a vaccinarsi di nuovo? Quanto peserà la paura su chi si dovrà vaccinare con questa etichetta, chiede Formigli?

“Quello che ci sta dicendo Ema è che non c’è un aumento dei casi di trombosi dovuti alla vaccinazione dal punto di vista statistico - spiega l'immunologa - Il vaccino AstraZeneca non causa direttamente un aumento di casi, è un vaccino sicuro. D'altro canto l’Ema ci ha anche detto che non si può escludere completamente l’associazione tra la vaccinazione e i rarissimi casi di trombosi cerebrali. E quindi continuerà a vigilare. Quindi probabilmente aggiungeranno nel bugiardino del farmaco che ci potranno essere dei rischi per “particolari condizioni”. Però il messaggio da dare è che il vaccino è sicuro, protegge dalla malattia grave. Quindi in questo momento è molto più rischioso non vaccinarsi”. Sull'ipotesi pillola anticoncezionale spiega: "La pillola anticoncezionale di per sé aumenta il rischio di trombosi, l'ipotesi potrebbe essere che la combinazione di entrambi possa generarlo. Sono solo ipotesi, non abbiamo dati".

Visto che si parla di malattie pregresse o di più patologie concomitanti che in qualche modo potrebbero influire sull’effetto di un vaccino sull’organismo, il conduttore di Piazzapulita si chiede come mai non sia il medico di base - che conosce la storia clinica del paziente - a suggerire un vaccino piuttosto che un altro e che questo suggerimento sia vincolante a chi esegue la profilassi di immunizzazione. “E’ un discorso sensato - dichiara la dottoressa Viola - ma non può avvenire adesso. Adesso noi dobbiamo correre e vaccinare più persone possibile. Abbiamo sbagliato a non vaccinare fin dal primo momento le persone più fragili, perché è questa la chiave per uscire dall’incubo in cui stiamo vivendo. Quando, a breve, avremo più vaccini, il medico potrà scegliere il vaccino più adatto in base alle caratteristiche cliniche dell’assistito”.

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