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Pedalate di felicità in fuga dal lockdown

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Alberto Fraja
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E' sicuramente il mezzo di locomozione più innocuo ed ecologico al mondo. Non è fonte di guerre e conflitti perché non ha bisogno di energia fossile per funzionare. Chi se ne serve lascia l’auto in garage contribuendo, perciò stesso, ad alleggerire il traffico che soffoca i nostri centri storici. Ma soprattutto la bicicletta, perché è di essa che qui si discetta, riesce a coniugare sentimenti di appagamento e pienezza spirituale, affrancamento dai limiti del corpo e fuga dalle tristezze della routine.

 

 

C’è un mucchio di ottimi motivi, insomma, per montare in sella a un velocipede. In qualsiasi stagione della propria vita. Compresa quella cosiddetta della terza età, quando cioè abbiamo aggirato le fatidiche colonne d’Ercole dei 65 anni. Perché i vantaggi che l’uso delle due ruote comporta sono infiniti. E per averne contezza potrebbe senz’altro risultare utile scorrerne l’elenco stilato da il sito viagginbici.com. A compilarlo ci ha pensato Marzia Dal Piai, collega con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo.

Tanto per cominciare, pedalare un tot di ore al giorno ha uno scopo preventivo e terapeutico e propizia le relazioni sociali. «Permette di rimanere attivi facendo attività fisica all’aperto tutti i giorni dell’anno (e se piove va bene anche la cyclette in casa!). E’ la scusa buona per muoversi, uscire di casa e magari incontrare amici» si legge nel sito. È un hobby divertente come pochi. «Se la si usa non solo per fare la spesa è bello e divertente, si va alla scoperta di percorsi nuovi, di scenari nuovi, magari in compagnia dei nipoti» spiega viagginbici.com.

Coniuga divertimento e forma fisica. «Parlando di effetti benefici sul corpo, la bici aiuta a preservare le articolazioni da sforzi eccessivi, e il cuore grazie ad un’attività costante e non troppo intensa, diventa più forte e resistente. E’ un aiuto per l’ipertensione perché l’allenamento diminuisce la frequenza cardiaca, e aiuta anche a combattere gonfiori alle gambe perché migliora la circolazione, sia venosa che linfatica, degli arti inferiori. Aiuta a tonificare la muscolatura soprattutto di polpacci e schiena».

 

 

Riduce il giro vita andato oltre i limiti di circonferenza consentiti. «È l’ideale per perdere qualche chilo di troppo, perché grazie allo sforzo aerobico si bruciano i grassi. Inoltre poiché il peso è appoggiato sulla sella non stressa ginocchia, femore e caviglie spesso delicate o sofferenti per la osteoporosi» scrive il sito.

Non solo: andare in bici contrasta gli effetti dell’invecchiamento. E trattandosi di «una attività fisica facilmente modulabile di intensità, permette indipendenza, è un’attività liberatoria. Oltretutto schiarisce idee e pensieri». Prima di cavalcare il velocipede sarebbe, tuttavia, cosa buona e giusta consultare il proprio medico di fiducia. «In linea di massima la bicicletta è consigliata a tutti, ma poiché comporta un sforzo, anche se lieve, è meglio consultare il proprio medico per una valutazione generale del vostro stato di salute» consiglia il sito.

Attenzione. Quando si è in sella occorre essere molto prudenti. «Salire in sella dovrebbe far riflettere tutti perché bisogna prima di tutto pensare alla propria sicurezza. Vi consigliamo di evitare le giornate piovose o di uscire a seguito di gelate, il fondo stradale è scivoloso e l’equilibrio è meno stabile. Le cadute però si possono fare anche con il bel tempo, il caschetto vi aiuterà a proteggere la testa».

Sarebbe poi il caso che evitaste la pedalata quando fuori il sole batte in testa come un fabbro della Val Pusteria e calcina l’asfalto. «Il troppo caldo non è un amico, quindi d’estate magari evitate le ore centrali della giornata - raccomanda viagginbici.com - Se si devono far percorsi con salite o lunghe distanze la tecnologia ci è venuta in aiuto, quindi una bella e-bike sarà davvero l’ideale. Se la bici vi serve per fare la spesa magari dotatevi di cestini, mettere i sacchetti sul manubrio aumenta il rischio di cadere perché porta instabilità».

Si dice che non si dimentica mai come si va in bicicletta una volta che si è imparato. In città come Amsterdam o Pechino, esse sono ormai considerate un vero e proprio mezzo di trasporto. Speriamo che la stessa cosa accada al più presto anche nelle nostre incasinatissime città. 

 

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