il bollettino
Covid, 386 nuove vittime e oltre 25mila contagi. Allarme dell'Iss sulle terapie intensive
Resta alto il numero dei decessi legati al Covid registrati in Italia: sono 386 nelle ultime 24 ore, che portano il totale dall'inizio della pandemia a 104.241. Un dato che rimane il più drammatico, nonostante un lieve calo rispetto a ieri, quando i morti erano stati 423. Crescono invece i nuovi contagi, 25.735, che con 364.822 test effettuati in 24 ore fanno segnare un tasso di positività più o meno stabile intorno al 7%.
Non accenna a diminuire la pressione sugli ospedali, con 3.364 pazienti Covid attualmente ricoverati in terapia intensiva. Sono 31 letti in più di ieri, con 244 nuovi ingressi. Nei reparti ordinari sono invece 26.858 i posti letto ospedalieri occupati, 164 in più di ieri. Continua a crescere anche il numero degli attualmente positivi, 556.539, 9.029 in più. Sono infine 16.292 i nuovi guariti.
In questo quadro, l'Istituto Superiore di Sanità lancia l'allarme: nel periodo 24 febbraio-9 marzo, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02 - 1,26), sempre sopra uno in tutto il range. "Si osserva - rileva l'Iss - un ulteriore aumento dell'incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100mila abitanti, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 12-18 marzo risultata di 264 per 100mila abitanti".
Ma sono soprattutto gli ospedali a preoccupare: "Si osserva un peggioramento anche nel numero di regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica", spiega l'Istituto, 13 contro le 11 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica (36% rispetto al 31% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento, e anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate.