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Piano vaccini, così salta tutto. Mancano le dosi per l'immunità a settembre

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Con lo stop al vaccino AstraZeneca l'Italia può dire addio all'obiettivo del piano di Francesco Paolo Figliuolo, ovvero di raggiungere l'immunità di gregge entro la fine di settembre? 

 

L'Italia come è noto ne ha ordinato 40 milioni di dosi ma il ruolo del vaccino sviluppato ad Oxford va oltre il numero di fiale, ricorda il Corriere della sera. Perché AstraZeneca era visto come fondamentale proprio nella prima parte della campagna, con tutte e 40 milioni di dosi da usare entro settembre.

 

Dei circa 7,5 milioni di dosi che l'Italia aspetta entro la fine di marzo quasi la metà, ossia 2,9 milioni, sono proprio di AstraZeneca.

Anche se lo stop venisse poi revocato dopo il pronunciamento dell'Ema atteso per giovedì si teme l'effetto psicosi, con gli italiani che potrebbero disertare in massa le vaccinazioni nel caso fosse stato scelto per loro il vaccino di Oxford. 

 

Ma come si compensano le possibili "defezioni" di dosi e vaccinandi? I vaccini Pfizer  in questa fase sono riservati a medici e over 80. Quello Janssen, leggasi Johnson & Johnson, non potrà arrivare prima della terza settimana di aprile. Accelerare per l'Italia è impossibile, anche perché ci stanno provando tutti i Paesi Ue. E Sputink V? Per il vaccino russo è stata fatta la domanda di autorizzazione all'Ema ma non è mai stata depositata presso l'Aifa. In ogni caso non potrebbe tamponare il piano italiano a breve. 

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