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Bomba di Berlino, la Germania sospende il vaccino AstraZeneca. Così crolla tutto

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Colpo di scena sulla lotta alla pandemia. Anche la Germania ha sospeso la somministrazione del vaccino AstraZeneca.  Una scelta presa a livello precauzionale su consiglio dell’ente regolatore nazionale sui vaccini, il Paul Ehrlich Institute, che ha chiesto di indagare sui casi di trombi sanguigni riscontrati dopo la vaccinazione, anche in Italia dove diverse procure indagano sulle morti sospette. Ad annunciare lo stop alle fiale AstraZeneca - tutte, non un singolo lotto  - è stato il ministero tedesco della Sanità, aggiungendo che l’Ema deciderà "se e come la nuova informazione avrà effetti sull’autorizzazione del vaccino". 

 

Il ministro terrà una conferenza stampa per spiegare ai cittadini i motivi della sospensione alla luce di un incontro con gli esperti tedeschi. Intanto in Gran Bretagna il primo ministro Boris Johnson ribadisce: "Il vaccino AstraZeneca è sicuro", e conferma che il Regno Unito andrà avanti con la somministrazione. Ma poco dopo arriva l'annuncio del presidente Macron che dichiara lo stop alla somministrazione dei AstraZeneca in Francia.

La scorsa settimana avevano sospeso l’uso del vaccino contro il covid AstraZeneva Danimarca, Norvegia e Islanda. Poche ore fa, la stessa decisione è stata presa dall’Olanda.

 

"Senza un coordinamento comune così si va nel panico", commenta Carlo Calenda, leader di Azione, ospite di Tiziana Panella a Tagatà, su La7, commentando la notizia uscita mentre il programma era in onda oggi lunedì 15 marzo. 

 

Intanto in Italia proseguono gli appelli per rassicurare i cittadini indecisi o  preoccupate per aver ricevuto dosi di vaccino appartenenti ai lotti che in queste ore sono giustamente sottoposti ad esame. "Applichiamo ’miniprotocolli' di monitoraggio delle funzioni coagulative, rassicuriamole senza trascurare le loro legittime ansie, facciamo vedere che ci siamo senza letture magistrali di contorno o possibili minimizzazioni che verrebbero lette con sospetto e che in questo momento non hanno davvero ragion d’essere, e speditamente procediamo con una comunicazione lineare, semplice, logica e soprattutto univoca" è la proposta lanciata dall’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata, dopo gli allarmi che arrivano da diverse Regioni sulle disdette delle prenotazioni del vaccino AstraZeneca. 

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