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"Otto e mezzo", caso Astrazeneca e il dubbio del responsabile Ema Marco Cavaleri: "Sfuggito qualcosa?"

Giorgia Peretti
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Marco Cavaleri, responsabile Ema (Agenzia europea per i medicinali) di vaccini e terapia Covid-19 non ha dubbi sul vaccino Astrazeneca lo afferma con certezza a Otto e mezzo: "Io sarei disposto senza alcun dubbio a fare ognuno di quei vaccini che abbiamo approvato, compreso AstraZeneca". Lilli Gruber ha dedicato l’intera puntata di giovedì 11 marzo alla questione vaccini, ponendo l’attenzione alla notizia del blocco momentaneo di Astrazeneca per alcuni paesi a seguito degli ingenti casi di trombosi verificati. Alcuni dei quali registrati anche in Italia dove è stato bloccato il lotto incriminato continuando però la somministrazione delle dosi appartenenti ad altri lotti.

Per il momento sembra non esserci alcuna corrispondenza tra la le morti e l’iniezione del siero ha ribadito con grande chiarezza Marco Cavaleri che in collegamento da casa afferma: “Circa 30 casi di trombosi in tutta Europa su un totale di 5 milioni di soggetti è un’incidenza talmente bassa da essere addirittura sotto la soglia di quello che ci saremmo aspettati. A oggi è impossibile concludere che ci sia una correlazione”. Chi ha bloccato la somministrazione di dosi ha sbagliato quindi? chiede la Gruber. “Diciamo che sono state scelte cautelative, alcuni Paesi vogliono capire meglio. È una scelta legittima che possiamo comprendere”. 

Infine, il sospetto preoccupante: “Al momento stiamo cercando di capire se quello tra quello che testiamo ci può essere qualcosa che è sfuggito e che può aver causato questi effetti ma è difficile parlare di eventi legati a un lotto specifico”. Troppa fretta e troppe pressioni per autorizzare Astrazeneca? “Noi abbiamo affrontato questo vaccino come tutti gli altri, i dati raccolti ci hanno convinto sulla sua efficacia e sicurezza, il rapporto rischio-beneficio è positivo".

 

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