Beccati i furbetti dei vaccini. Le Iene choc: dosi ad amici, parenti e politici
«Avanzano delle dosi, vieni che ti facciamo il vaccino». Funziona così al Mandela Forum di Firenze, il più grande centro vaccinale della Toscana. A fine giornata scattano le telefonate agli amici, ai figli, alle mogli, agli amici degli amici, ai volontari delle associazioni. Tutti rigorosamente non in lista. Un esercito di furbetti a cui viene iniettato il prezioso siero. Ma non finisce qui. Le dosi che avanzano vengono buttate, anche una trentina al giorno. È tutto minuziosamente documentato da un servizio di Filippo Roma de Le Iene, in onda questa sera su Italia1.
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Ad accompagnare la "iena" al Mandela Forum è Francesco Torselli, consigliere regionale di FdI in Toscana. Racconta di essere stato contattato da alcuni volontari della della protezione civile che gli hanno svelato quanto accade: «Ogni giorno all’orario di chiusura avanzano diversi vaccini, già preparati nelle siringhe. Non possono essere ricongelati, così gli operatori chiamano gli amici, i parenti, altri soccorritori, altri volontari di altre associazioni e vengono portati tutti all’interno. E lì ricevono il vaccino. Il dramma è un altro, che quando sono finiti gli amici degli amici, i vaccini che avanzano vengono buttati via».
Purtroppo, questo racconto, pare corrispondere alla realtà. Le Iene raccolgono le prime testimonianze. Uno dei furbetti confessa: «Sono stato chiamato intorno alle 18-18:30 e mi hanno detto: "Guarda sono avanzate delle dosi del vaccino, se ce la fai ad arrivare qui in 20 minuti, te la facciamo". Sono andato e me lo hanno fatto». Un altro privilegiato aggiunge ulteriori particolari: «In una bacinellina c’erano diverse siringhe. Sicuramente più di una decina. E c’erano diversi vaccini avanzati. Ci hanno detto che li buttavano, perché erano aperti dalla mattina e hanno una validità di 12 ore».
A questo punto, è lo stesso Torselli ad entrare in scena. Si presenta all’ingresso e si qualifica come consigliere regionale. Lo fanno accomodare. Lui registra tutto. Un medico gli offre di vaccinarsi. Il consigliere si mostra sorpreso: «Non posso - dice - c’è un’etica, sarebbe orribile». Il dottore insiste. Spiega che sarebbe un «peccato» sprecare le dosi. Una volta - racconta - «telefonai al mio figliolo, l’ho preso al volo e gliel’ho fatto». Poi conferma lo spreco di fiale: «Il problema dei vaccini è che questi qui non vengono rimessi in frigorifero. Quindi, se lo volete fare, io ve lo fo. E me la piglio io la responsabilità». Poi aggiunge: «Il mio collega ha chiamato la moglie per farglielo, quindi se vuole glielo faccio». Torselli prova a cambiare discorso, e chiede come fanno i furbetti ad entrare inosservati. Il medico risponde con naturalezza: «Li fanno passare da dietro».
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Ecco allora che accade un’altra scena emblematica. Siamo all’esterno. Filippo Roma vede arrivare un ragazzo che si avvicina a un addetto del centro che gli fa indossare una pettorina gialla. Il giovane se la mette velocemente ed entra. Quando esce, il cronista si avvicina e gli chiede a bruciapelo: «Si è vaccinato? Tutto apposto?». Lui risponde: «Sì, che succede?». La "iena" ribatte: «Lei non ha 80 anni, come è riuscito a farselo?». Il giovane capisce subito la mal parata e se la dà a gambe levate. È arrivato il momento di andare a chiedere spiegazioni direttamente all’interno del centro vaccinale. Un medico, messo alle strette, ammette: «Se uno si trova in emergenza, un vaccino prima di buttarlo è meglio farlo a qualcuno».
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Le Iene, a questo punto, si presentano a Palazzo Vecchio, per denunciare tutto al sindaco Dario Nardella, che su Facebook pochi giorni scriveva: «Nessuna fiala viene sprecata». Il primo cittadino del Pd resta senza parole. Ma si mostra rigoroso. Assicura che avvertirà il prefetto per le opportune verifiche. Perché, «se sarà confermato, è un fatto gravissimo». Guai, però, a generalizzare, «perché Firenze non è una città di furbi».