lacrime e rabbia

Un altro lutto per Covid nell'Arma. Morto il maresciallo dei carabinieri Arturo D'Amico

Il maresciallo dei carabinieri Arturo D'Amico stroncato dalle complicanze di una polmonite da Covid. L'Arma dei carabinieri piange un altro servitore dello Stato vittima del Coronavirus. Aveva compiuto 54 anni a dicembre e lascia la moglie e due figli di 16 e 18 anni.

In un comunicato, da cui trapela tutto il dolore,  si fa sapere che il comandante generale Teo Luzi e tutta l'Arma dei Carabinieri si stringono coralmente intorno alla famiglia del Luogotenente Carica Speciale Arturo D'Amico, Comandante della Stazione Carabinieri di Campomarino (CB), deceduto in queste ore a causa delle complicanze di una polmonite da Coronavirus .

Il suo profilo. Comandante di Stazione sempre in prima linea a fianco dei cittadini su cui, insieme ai suoi uomini, era chiamato a vigilare, si è sempre distinto per l'impegno, l'abnegazione quotidiana e la disponibilità nello svolgere proficuamente il proprio incarico. La storia. Era un carabiniere che credeva profondamente nel proprio lavoro, in particolare nel ruolo fondamentale di prossimità alle comunità svolto dalle Stazioni Carabinieri. Entrato nell'Arma nell'86 come Carabiniere, viene destinato alla Stazione di Termoli dove vince l'allora concorso Sottufficiali e, rivestito il nuovo grado, è chiamato a prestare servizio alla Stazione Carabinieri di Roma EUR, successivamente al Nucleo Operativo di quella Compagnia, per poi dedicarsi per dieci anni alla Sezione Anticrimine di Campobasso. Dal 2008, aveva preso il Comando della Stazione di Campomarino (CB).

Una vita dedicata al dovere, alla famiglia e alle Istituzioni, che ha servito con umiltà ponendosi sempre a disposizione della comunità affidata alla sua responsabilità, finché oggi il virus è portato via il suo respiro. Lascia la moglie e due figli di 16 e 18 anni. Aveva compiuto 54 anni lo scorso dicembre. Il suo ricordo resterà vivo nella memoria di tutti i Carabinieri e di coloro che l'hanno conosciuto.