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Il mondo dello sport in protesta: striscioni sui ponti di Roma per l'appello a Mario Draghi

I ponti di Roma come luogo suggestivo per lanciare un messaggio di protesta ad un anno dall’inizio del lockdown. “Lo sport merita rispetto” la Capitale si è risvegliata così, con questo slogan trasmesso tramite diversi grandi striscioni sui ponti-simbolo della città. Il Ponte Duca d’Aosta, quello dello sport e Ponte Cavour che conduce ai Palazzi della politica. E poi, Ponte Margherita, Ponte degli Angeli, Ponte Fabricio, Ponte Sisto... Tutti hanno visto riecheggiare lo stesso identico slogan, un grido di dolore lanciato da tutto il mondo dello sport. L’iniziativa è stata organizzata da ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) ed è pronta ad essere emulata da altre città italiane per gridare più forte che il dilettantismo costituisce nel nostro Paese la base del movimento sportivo.

 

Questi striscioni rappresentano la voce del popolo dello sport, in ginocchio da un anno, che chiede riaperture immediate in sicurezza, ristori e, soprattutto, di ridare fiducia ai cittadini. “Un’altra delle tante iniziative che il nostro Ente ha messo in campo per dare voce alle istanze del mondo dello sport – spiega il senatore FdI, Claudio Barbaro, Presidente di ASI - delle 100mila strutture su tutto il territorio nazionale, delle migliaia di operatori che vi lavorano e dei cittadini che considerano lo sport fondamentale. Lo sport è la soluzione del problema e non il problema. E merita rispetto”.

 

In mattinata, un cartello con la scritta “Lo sport merita rispetto” è apparso anche sulla Statua del Pasquino, la più celebre statua parlante di Roma. L'obiettivo è ricevere segnali dal nuovo Governo guidato da Mario Draghi, che, al contrario dell'esecutivo presieduto da Giuseppe Conte, non ha inserito all'interno della sua squadra un ministro dello sport, lasciando vuota la poltrona precedentemente occupata da Vincenzo Spadafora, un ministro che negli ultimi mesi aveva fatto discutere molto all'interno del mondo sportivo.