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Ragazza con la variante sudafricana in rianimazione. E spunta la mutazione rarissima

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È in rianimazione e, secondo i medici che l’hanno in cura, risponde bene alle cure la prima marchigiana positiva alla variante sudafricana del Covid-19. La ragazza è ricoverata all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. A metà febbraio, dopo essere rientrata dalla Svezia, era stata trovata positiva a un tampone antigenico e, grazie al successivo esame effettuato presso la Virologia dell’ospedale regionale di Torrette è emersa la mutazione. Le condizioni della donna si sono aggravate e si è reso necessario il ricovero in un reparto intensivo. Con lei sono risultati positivi anche due suoi familiari, che da quanto si è appreso non sono in condizioni preoccupanti.

 

Proprio oggi il ministro della Salute Roberto Speranza ha messo in guardia dai pericoli che arrivano dalle varianti: "Ci sono più persone che si contagiano è evidente che la curva tende a salire. Sulla varianti dico che gli studi sono in corso, la scienza non ha bacchetta magica. Oltre alla variante inglese c’è anche quella brasiliana, in percentuale più bassa e anche la sudafricana. Dobbiamo studiare e approfondire. Le varianti sono presenti e sono una nuova sfida ma dobbiamo proseguire con misure molto rigorose monitorando l’andamento della curva".

 

Intanto, a Varese è stata scoperta un'altra variante definita "rarissima". È stata identificata nel laboratorio di Microbiologia dell’ASST Sette Laghi (Varese) la variante descritta in un solo altro caso al mondo. Che ci fosse qualcosa di diverso in uno dei tantissimi tamponi analizzati ogni giorno a Varese, i professionisti del laboratorio, guidati dal professor Fabrizio Maggi, lo hanno notato subito. Il sequenziamento dell’intera proteina spike, quella parte del Sars CoV-2 che prende contatto con le cellule da invadere, ha rivelato infatti una struttura molecolare unica, diversa da tutte le altre, anche da quella delle altre varianti già individuate a Varese nelle settimane scorse, in alcuni casi per la prima volta in Italia. Si tratterebbe di una variante del virus riscontrata solo un’altra volta nel mondo, in un luogo molto lontano dall’Italia, in Thailandia, isolata in un viaggiatore di ritorno dall’Egitto.

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