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L'aria che tira, Massimo Galli alla carica: ecco perché dobbiamo chiudere le scuole

Giorgia Peretti
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Le varianti del virus hanno scombinato le certezze degli esperti. A L’aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7, si discute attorno al problema dei contagi in salita nei giovani dai 13 ai 19 anni. Si affronta il tema delle scuole e di una possibile chiusura discriminata in base alle zone più a rischio.

Le scuole sono il principale luogo di infezione tra i ragazzi spiega il professor Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano. Sebbene sia necessaria la didattica in presenza per i ragazzi diventa ora fondamentale la questione dei vaccini. Sono pochi e tardano ad arrivare, nel frattempo i ragazzi esposti a maggior rischio nelle scuole diventano i veicoli asintomatici del virus per le fasce più delicate della popolazione.

 

La variante inglese, spiega il prof. Galli ha una percentuale del 38%  in più rispetto a quella principale. Un virus più potente in grado di infettare i giovani nonostante questi abbiano recettori meno sensibili alle infezioni e cellule più protette rispetto gli anziani. 

 

Alla domanda della conduttrice “Per il momento andrebbero chiuse le scuole non c’è altra soluzione?” Galli non esita a rispondere “Sì, in determinare aree del paese certamente sì, personalmente vedo la chiusura delle scuole abbinata alla vaccinazione di massa”. Aggiunge “il problema è che siamo totalmente sprovvisti dei vaccini autorizzati per i ragazzi al di sotto di 16 anni”. Conclude esortando una vaccinazione per area geografica non soltanto per strati, l’intensificazione dei test nella scuola e chiusura mirata delle scuole per il tempo necessario alla somministrazione delle vaccinazioni.

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