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Migranti, l'accusa della procura di Ragusa: "Mare Jonio pagata per il trasbordo dei naufraghi"

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Il comunicato della Procura Ragusa comincia così: "Ha percepito un ingente somma quale corrispettivo per il servizio reso". Dunque soldi, in cambio del trasbordo degli immigrati. La società armatrice del rimorchiatore "Mare Jonio" sarebbe stata pagata da un armatore danese per il trasbordo di 27 migranti lo scorso 11 settembre. Questa l'ipotesi della procura di Ragusa che ha aperto un'indagine sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione delle norme del codice di navigazione. Questa mattina la guardia di finanza, squadra mobile di Ragusa e guardia costiera oltre al sequestro della nave hanno perquisito la sede legale della società armatrice e le abitazioni di soci, dipendenti o amministratori, di fatto o di diritto. I fatti che hanno portato all'emissione del provvedimento riguardano lo sbarco di 27 migranti avvenuto nel porto di Pozzallo, da parte del rimorchiatore, operante per conto della Mediterranea saving humans-aps. I 27 migranti erano stati trasbordati il giorno prima dalla motonave Maersk Etienne, battente bandiera danese, che 37 giorni prima li aveva soccorsi in mare.

 

 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il trasbordo dei migranti effettuato dall'equipaggio della Mare Jonio sarebbe avvenuto solo dopo la conclusione di un accordo di natura commerciale tra le società armatrici delle due navi, accordo in virtù del quale la società armatrice della Mare Jonio - stando all'accusa - avrebbe percepito un ingente somma quale corrispettivo per il servizio reso. Da questa mattina sono in corso a Trieste, Venezia, Palermo, Bologna, Lapedona (FM), Mazara Del Vallo (TP), Montedinove (Ap) e Augusta (SR), le operazioni di polizia giudiziaria finalizzate a ricercare ed acquisire ulteriori riscontri sull'accordo commerciale fra i due armatori.

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