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Covid, così cambiano i colori delle Regioni. Dal 6 marzo scatta il nuovo Dpcm
Una prima volta e diversi ritorni: così apparirà l’Italia nella cartina di domani, lunedì 1 marzo. La novità cromatica sarà rappresentata dalla regione Sardegna che farà accesso in zona bianca. Torneranno in area arancione, invece, Lombardia, Marche e Piemonte e in area rossa Basilicata e Molise. Torna in giallo la Liguria. Roberto Speranza firma l’ordinanza che ufficializza le decisioni prese le indicazione arrivate dalla Cabina di regia. In totale saranno quindi otto le Regioni in area gialla, nove in arancione e tre in rosso.
I dati relativi ai contagi e l’incidenza sempre più determinante delle varianti rischiano di portare a una stretta sulla scuola. L’impatto sugli studenti sta crescendo, viene sottolineato dagli esperti del Comitato tecnico scientifico, ma rispetta l’andamento dei contagi che si registra nelle singole zone. Una riunione del Cts convocata in serata serve a "definire il protocollo e chiudere il fascicolo", anche in vista del nuovo Dpcm che il Governo di Mario Draghi si appresta a varare. Secondo quanto viene riferito, resterà la discriminante dei colori, anche se declinata non a livello regionale ma per porzioni di territorio più piccole, come Comuni o Province. Nelle zone rosse, anche quelle presenti in regioni gialle, la scuola verrà chiusa.
Per le zone arancioni e gialle dovrebbero restare i protocolli in uso che consentono la didattica in presenza al 50% per le scuole superiori, anche se non si escludono restrizioni maggiori in base al numero dei contagi, in quelle aree in cui si registrano 100 casi a settimane su 100mila abitanti (invece degli attuali 250).
I governatori restano in allerta. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ordinato lo stop alla didattica in presenza dal primo al 14 marzo. Il provvedimento prevede "la sospensione” delle attività in classe dei servizi educativi per l'infanzia per i bambini da zero a sei anni e “delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle Università". Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e o con disabilità. Anche i contagi della Basilicata, che porteranno la regione in zona rossa da lunedì, rischiano di determinare uno stop. "Stiamo valutando la possibilità a titolo prudenziale di chiudere le scuole di ogni ordine e grado, oltre a quelle già previste per le regioni in zona rossa”, spiega Vito Bardi, che fa appello al “senso di responsabilità” dei cittadini. Anche Stefano Bonaccini è pronto alla linea dura: "Se aumentano i contagi, soprattutto nella fascia di popolazione di giovani e giovanissimi, cosa che accadeva molto meno nelle altre ondate, come ho firmato giovedì l'ordinanza nella città metropolitana di Bologna dopo che i sindaci chiedevano una misura restrittiva per le scuole, siamo pronti a fare lo stesso anche negli altri territori", avverte.