caso europeo
Vaccino, bomba di Burioni sulle dosi non acquistate: qualcuno dovrà risponderne
I vaccini contro il Covid-19 mancano e l'immunità di gregge, necessaria per far riaprire le attività in sicurezza, rischia di diventare un miraggio. Ma non tutti i Paesi si sono mossi allo stesso modo. Per il virologo Roberto Burioni ora bisogna fare tutto il possibile per vaccinare la popolazione ma qualcuno dovrà rispondere degli errori.
Leggi anche: Vaccino, Garattini accusa: sapevamo da marzo ma l'Italia non ha fatto niente. La bomba dei centri per la produzione
"Ricordatevi: se i vaccini mancano non è per colpa del destino cinico e baro, ma per precise (e sbagliate) scelte politiche delle quali io spero qualcuno sarà chiamato a rispondere. Su questa storia delle dosi non acquistate ci vuole la massima chiarezza", scrive il medico su Twitter rilanciando alcune affermazioni contenute in un articolo di The Irish Times, quotidiano irlandese.
Leggi anche: Il virologo Burioni all'attacco: nuova variante non sfugge ai vaccini, basta col terrore
"Alcuni paesi dell'Ue hanno scelto di non acquistare tutte le dosi Pfizer e Moderna che erano state loro offerte nell'ambito del programma di acquisto europeo di vaccini. Altri Stati membri sono intervenuti per acquistare i loro vaccini indesiderati. I dettagli non sono pubblici ma il confronto approssimativo degli ordini annunciati con le dimensioni della popolazione suggeriscono che Grecia, Belgio, Polonia e Portogallo non hanno preso tutti i loro vaccini Moderna, almeno inizialmente, mentre Germania e Danimarca hanno acquisito alcune dosi respinte (dagli altri Paesi, ndr). Secondo un funzionario, la Danimarca ha acquistato più dosi possibile nell'ambito del sistema Ue, comprese dosi extra", si legge nell'articolo che non cita direttamente l'Italia ma sottolinea come alcuni Paesi europei abbiano fatto incetta delle dosi che altri stati hanno volontariamente "non opzionato".
"Alcuni Stati non hanno acquistato tutte le dosi di vaccino a loro destinate. Le ha comprate la Danimarca. Noi continuiamo così, mi raccomando. Chiusi in casa come sorci", accusa Burioni in un altro tweet. L'unica via d'uscita dalla pandemia e dalla crisi economica conseguente alle chiusure è la vaccinazione: veloce, efficace, di massa. "Un anno fa non c'era alternativa al lockdown per impedire la circolazione del virus. Oggi in prospettiva l'alternativa c'è: il vaccino. Per questo è intollerabile che contemporaneamente si chiedano sacrifici (indispensabili) ai cittadini mentre si ritarda sulle vaccinazioni", è l'accusa del virologo.