La bordata di Silvio Garattini: "Europa incapace sui vaccini"
«Come Europa bisogna dire che» nella pianificazione delle vaccinazioni anti-Covid «siamo stati incapaci, perché siamo arrivati con grande ritardo». Muove così il suo rimprovero Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, intervenuto ad "Agorà" su Rai 3. «Che i vaccini fossero in studio lo sapevamo da febbraio - ricorda - In maggio sono stati lanciati molti appelli al Governo perché facesse al più presto possibile delle prenotazioni e il Governo ha aspettato in parte l’Europa».
Ma «l’Europa è stata lenta, la stessa presidente» della Commissione Europea Ursula von der Leyen «si è scusata per la lentezza con cui ci si è mossi». «Molti Paesi hanno ordinato» dosi «in anticipo - sottolinea il farmacologo - l’Inghilterra non è che abbia più vaccini perché non ha seguito le regole dell’Ema», l’Agenzia europea del farmaco. «Ha più vaccini perché ha pagato in anticipo per averli, e quando» il vaccino «è stato approvato l’ha potuto avere regolarmente. Israele ha avuto da Pfizer tutti i vaccini necessari perché ha pagato di più», e inoltre «ha ricambiato mandando i dati che si accumulavano durante l’utilizzo del vaccino».