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Luca Attanasio e un carabiniere uccisi in un attacco armato. Chi era l'ambasciatore italiano in Congo
L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio e un carabiniere sono rimasti uccisi in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite nell’est del Paese. La notizia arriva da un portavoce del Parco nazionale di Virunga, nella parte orientale del paese africano, ed è stata confermata dal governo italiano.
"È con profondo dolore che la Farnesina conferma il decesso, oggi a Goma, dell'Ambasciatore d'Italia nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e di un militare dell'Arma dei Carabinieri", scrive la Farnesina in una nota. "L'Ambasciatore ed il militare stavano viaggiando a bordo do una autovettura in un convoglio della Monusco, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo", si precisa.
Secondo una prima, sommaria ricostruzione l'attacco da parte di uomini armati faceva parte di un tentativo di rapire il personale delle Nazioni Unite. Sulla vettura c'era anche il Capo Delegazione Ue. L'attacco sarebbe stato messo a segno, a quanto apprende l’Adnkronos, con armi leggere da un gruppo terroristico locale.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo aver informato i colleghi Ue del tragico evento avvenuto in Congo ha deciso di lasciare in anticipo i lavori del Consiglio Affari Esteri e sta rientrando in queste ore in Italia.
Attanasio, nato a Limbiate (Monza Brianza) e laureato alla Bocconi nel 2001, dopo diverse esperienze nelle ambasciate in Svizzera, in Marocco e in Nigeria, era dal 2017 capo missione a Kinshasa, nel Congo. Numerosi i progetti umanitari che ha portato avanti con i cittadini italiani residenti nel paese africano. La moglie Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria “Mama Sofia”, opera in aree difficili in supporto di bambini e giovani madri.