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U-Mask vietate, la società contro Speranza. Guerra delle mascherine
Le mascherine viste sul volto di tanti Vip e non solo sono state ritirate dal mercato perché potenzialmente pericolose per la salute. Ma U-Mask, la società dei Dpi finiti al centro di un’inchiesta della Procura di Milano, difenderà "in ogni sede" la qualità dei suoi prodotti e in una nota contesta il provvedimento del Ministero della Salute, che ha vietato la vendita delle mascherine e chiesto all’azienda di togliere il prodotto di mercato.
"Siamo esterrefatti dal provvedimento cautelare annunciato ieri dal Ministero della Salute riguardo U-Mask. Contestiamo radicalmente il provvedimento e ci difenderemo nelle sedi opportune", afferma la società in una nota. "Difenderemo in ogni sede la qualità dei nostri prodotti, la reputazione e l’operato della nostra azienda, certi delle nostre ragioni e della trasparenza della nostra condotta", aggiunge.
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La decisione del ministero è stata adottata dopo le segnalazioni dei carabinieri del Nas di Trento, che hanno evidenziato come le certificazioni dei dispositivi di protezione arrivassero da un laboratorio non autorizzato. Secondo quanto si apprende, la società, che fa capo a U-Earth Biotech e Pure Air Zone Italy, sta valutando con i propri legali il da farsi, ovvero se presentare un ricorso al Tar o al ministero per poter continuare a commercializzare le mascherine. La faccenda è finita anche al centro di un’istruttoria dell’Antitrust, che ne ha contestato le attività di promozione. Secondo l’Autorità, queste verrebbero svolte "con modalità ingannevoli e aggressive, sfruttando indebitamente la situazione di emergenza sanitaria in corso per indurre il consumatore a comprare a prezzi elevati il prodotto reclamizzato". Le ’Model Two' di U-Mask, in particolare, costano 33,6 euro. Al momento, sul sito, sono tutte sold out.
Ma la prima mossa di U-Mask sarà, lunedì 22 febbraio, la presentazione alle autorità di "nuove certificazioni di analisi, eseguite da uno dei pochissimi laboratori accreditati Accredia", dove i risultati dei test "confermano una capacità di filtrazione batterica (Bfe) in entrambi i sensi superiore al 99%" si legge nella nota. U-Mask fa poi presente che "la rivista Altroconsumo, dell’omonima associazione di difesa dei consumatori, alcuni giorni fa ha pubblicato suoi autonomi test che confermavano una Bfe al 98%".