nuove misure
Divieto di spostamenti tra regioni fino al 5 marzo e zona arancione nazionale. Ecco la stretta di Draghi
I dati del Covid non danno tregua e la prima mossa del governo di Mario Draghi, a eccezione della mancata apertura degli impianti di sci decisa da Roberto Speranza all'ultimo minuto, sarà un'altra proroga delle restrizioni in vigore.
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Con tutta probabilità verrà prolungato fino al 5 marzo il blocco degli spostamenti tra Regioni, anche in zona gialla, riporta Repubblica. Anche per allineare la scadenza con quella del dpcm attualmente in vigore. Anche per questo la proroga viene data per certa.
E qui vengono le note dolenti, sulle misure da adottare nel prossimo decreto. Sul tavolo ci sono anche le richieste delle Regioni, e quella prevalente è una zona arancione nazionale da introdurre per almeno un mese. In questa fase, dunque, gli interventi del governo Draghi sono in linea con quelli di Giuseppe Conte. Stop agli spostamenti e chiusure. Mentre le regioni chiedono di rivedere il sistema di colori e la divisione del Paese in zona gialla, arancione e rossa in base all'andamento dei contagi.
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Qualche indizio sull'orientamento del governo arriva dalla riunione del Cts che ha risposto al quesito della Regione Lombardia sulla possibile apertura serale dei ristoranti in zona gialla. Respinta, naturalmente. Non solo: gli esperti del comitato tecnico scientifico per la gestione della pandemia hanno parlato di "misure omogenee" che portino a rendere più severo il quadro delle restrizioni in zona gialla con la riduzione degli spostamenti e nuovi divieti. In altre parole può arrivare una nuova stretta nazionale.
Intanto Emilia-Romagna, Campania e Molise da domani passano in zona arancione (Lazio e Lombardia restano in giallo). Ma le regioni con Rt superiore a 1 oppure con un rischio alto sono diverse: Toscana, Liguria, Abruzzo, Provincia di Trento. Zone rosse volontarie la Provincia di Bolzano e l'Umbria mentre restano le zone rosse locali nelle Marche, in Lombardia, in Piemonte. Ha sfiorato la fantomatica zona bianca la Val d'Aosta - ma poi è tornata a rischio moderato - e ci spera la Sardegna. I dati buoni dovranno essere confermati per altre due settimane.