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"Non voleva uccidere", il ragazzo accusato della morte di Romeo Bondanese torna a casa

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Torna a casa ai domiciliari il diciassettenne del Casertano che martedì scorso a Formia ha accoltellato il coetaneo Romeo Bondanese, morto in seguito alle ferite riportate. Secondo quanto si apprende, infatti, il pm della Procura preso il Tribunale dei Minori di Roma ha convalidato oggi il fermo dell'aggressore ma ne ha disposto gli arresti domiciliari in virtù dell'imputazione di omicidio preterintenzionale e lesioni gravi.

 

In altre parole non è stata riscontrata la volontà di uccidere nella rissa in cui è stato ferito anche il cugino della vittima, studente del quarto anno presso l’Istituto Nautico Caboto di Gaeta. Una decisione destinata a far discutere. 

 

 

Intanto è prevista per domani l’autopsia sul corpo del 17enne morto accoltellato la sera del 16 febbraio a Formia. Stando agli accertamenti medico-legali dei giorni scorsi, nelle prime fasi post delitto, il giovane sarebbe morto a causa della perdita di sangue dovuta alle coltellate che gli erano state inferte. 

 

E continuano le indagini della polizia sugli altri giovani coinvolti nella rissa avvenuta nella serata di martedì grasso vicino al ponte Tallini. Sarebbero stati tutti identificati, anche grazie alle telecamere del Mc Donald’s di via Vitruvio e in quelle sull’intera strada. Il giovane è morto all’ospedale Dono Svizzero dove era arrivato in condizioni disperate dopo essere stato accoltellato all’inguine. 

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