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L'Aria Che Tira, Massimo Galli sul caso varianti e la smentita del Sacco: "Vedremo chi ha ragione"

Giada Oricchio
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Il caos varianti tiene banco anche in televisione. A “L’Aria che Tira”, il talk di LA7, in onda giovedì 18 febbraio, l’infettivologo Massimo Galli ha chiuso la polemica con il suo stesso ospedale, il Sacco di Milano, con una punta di amarezza: "Vedremo chi ha ragione". Nei giorni scorsi, il professor Galli aveva lanciato l’allarme sulle varianti del Covid-19 nel suo reparto (1 malato su 3) all’ospedale Sacco di Milano, ma il nosocomio lo aveva smentito con un comunicato ufficiale.

 

 

A “L’Aria che Tira”, la conduttrice Myrta Merlino gli ha chiesto conto della polemica e il professor Galli ha risposto con una punta di rammarico: “Cosa è accaduto? Dico solo che esistono due velocità diverse, quella del laboratorio di ricerca che dirigo e che ha determinati dati su pazienti che possono rientrare su uno studio autorizzato, fondamentalmente sono i pazienti ricoverati nel mio reparto e quelli successivamente garantiti dall’ospedale. E’ una questione di lana caprina. Se vogliamo divertirci su tale questione divertiamoci, io non dirò più una parola sulla vicenda”, salvo aggiungere di essere una “Cassandra inascoltata”.

 “Ne riparleremo tra 15 giorni e vedremo quale sarà la percentuale di varianti inglesi isolate sul totale degli isolamenti fatti e a questo punto ne riparleremo. Se poi per motivi politici si ha paura di affrontare determinati argomenti perché non sono comodi, non so cosa farci. Noi abbiamo messo in piedi un gruppo di lavoro che interessa tutto il territorio nazionale con più di 70 centri partecipanti a partire da aprile abbiamo iniziato a studiare le sequenze del virus, abbiamo pubblicato diversi lavori sulle riviste scientifiche internazionali e stiamo continuando a studiare altri dati importanti per capire cosa stiamo affrontando”.

 

 

 

 

Poi il prof riferendosi a Matteo Salvini - che ha detto basta con l’allarmismo dei virologi in tv - ha precisato: “Che si faccia scandalo perché il problema c’è e verosimilmente c’era anche un mese fa seppur in misura minore, trovo che sia uno dei soliti andazzi della politica italiana. Chi ha voglia di chiacchierare lo faccia pure, anche sui social. Io posso aspettare gli eventi per vedere chi ha avuto ragione e chi torto. Spero di aver torto nella mitigazione degli effetti del virus se ci diamo da fare, ma temo che la sostituzione di questa variante non ci aiuti. Posso solo dire che vanno mantenute tutte le precauzioni perché c’è ancora tanto virus in giro”.

 

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