caos totale
Vaccino AstraZeneca: i tedeschi non si fidano, in Italia lo danno anche ai 65enni
In Germania i medici non si fidano, in Italia lo daranno anche ai 65enni. Continuano le decisioni contraddittorie sul vaccino AstraZeneca nel mondo. Nel giorno in cui emergono i dubbi di medici e sanitari tedeschi arriva il via libera dalla Commissione tecnico-scientifica dell`Agenzia italiana del farmaco (Aifa): secondo quanto si apprende, è stata infatti approvata la possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni di età in buone condizioni di salute.
Alle persone più anziane o fragili andranno invece somministrati i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna. La circolare del ministero che recepisce le nuove indicazioni dovrebbe uscire venerdi prossimo.
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L’Unione europea si è assicurata altre 300 milioni di dosi del vaccino Moderna e 200 milioni in più di quello sviluppato da Pfizer e BioNTech, mentre Bruxelles ha messo a punto un piano strategico per far fronte alla diffusione delle varianti del Covid-19 considerate più contagiose. A dare l’annuncio è stata la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Una buona notizia è arrivata sul fronte AstraZeneca, il commissario Ue Thierry Breton ha detto che l’azienda anglo-svedese, che aveva rinviato le consegne del farmaco all’Ue, «sta recuperando il ritardo accumulato» nella produzione delle dosi. Sul vaccino russo Sputnik V, invece, la presidente von der Leyen ha frenato, precisando che non è stata ancora chiesta la sua autorizzazione all’Ema e che, se questo accadesse, il farmaco verrebbe sottoposto alla procedura di controllo e di esame di routine, ma «dovrebbero esserci anche delle ispezione nei luoghi di produzione» visto che non viene prodotto in Europa. «Ci stiamo ancora chiedendo per quale motivo la Russia stia offrendo milioni di dosi del vaccino Sputnik V quando non sta vaccinando sufficientemente la propria popolazione», si è chiesta la presidente, sottolineando che questa è una «domanda a cui bisognerà dare una risposta».