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Sileri: immunità di gregge solo nel 2022. Varianti pericolose, giusto chiudere tutto

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«L’immunità di gregge non sarà possibile prima della fine del 2021, inizio 2022, perché non possiamo guardare solo all’Italia. Se il virus continua a circolare in zone del mondo dove possono prodursi altre varianti perché la vaccinazione non è arrivata, anche se qui hai raggiunto una buona immunità, se c’è una variante si ricomincia». Lo ha detto il senatore Pierpaolo Sileri, viceministro uscente alla Salute ospite a Domenica In. «Un’importante campagna vaccinale che copre il mondo intero con il 70-80% di protezione di gregge gioca a nostro vantaggio - ha spiegato Sileri - e riduce la possibilità che il virus possa continuare a circolare».

 

«Alcune varianti sono insignificanti, altre purtroppo creano problemi. La variante sudafricana è quella che pone più problemi, perché sembrerebbe che sia resistente ai vaccini. Come combattere questo problema? Intanto con le chiusure laddove ci sono queste varianti, almeno all’inizio, per congelare la situazione e studiarla meglio. Se c’è una variante, anche se non influenza l’R0 di tutta la Regione ma ci sono dei focolai abnormi, lì bisogna immediatamente chiudere» ha spiegato Sileri.

«Ora - ha aggiunto Sileri - serve cercare le varianti, bisogna procedere con la rete di laboratori per analizzare il genoma del virus alla ricerca delle varianti e poi bisognerà vedere se su quelle varianti il vaccino funziona o meno e» nel caso «fare le modifiche ai vaccini. La prima cosa è chiudere laddove c’è qualcosa di anomalo - ha rimarcato ancora Sileri - intanto chiudi con il meccanismo stop and go, studi, raffreddi la situazione e proteggi la popolazione. Poi riparti se la situazione è gestibile oppure resti chiuso per più tempo». In questo momento, ha sottolineato, «il vaccino è efficace contro la variante inglese ed è l’arma più grande per ridurre anche il numero di varianti, bisogna farne il più possibile. C’è un pregiudizio nei confronti del vaccino di Astrazeneca. La polemica sulla sua efficacia è ingiusta lo dimostrano i dati».

 

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