col chalvet
Valanga uccide due alpinisti a Sestriere
La valanga si è staccata improvvisa sotto il Col Chalvet, sulle nevi di casa del Sestriere, non lasciando scampo a lui né al compagno di discesa: è morto così l’alpinista torinese Carlo Alberto "Cala" Cimenti, veterano dell’Himalaya, celebre per le sue imprese sulle montagne più alte del mondo, durante un’escursione che per un uomo di montagna esperto come lui era poco più di un allenamento. Con lui ha perso la vita l’amico Patrick Negro, di Pragelato. Le operazioni di recupero delle salme dei due scialpinisti si sono concluse in serata nella zona dell’alta Val di Susa, dopo che nel tardo pomeriggio è stata lanciata la chiamata di mancato rientro ai carabinieri di Sestriere. I tecnici del Soccorso alpino e speleologico piemontese hanno individuato con il binocolo un distacco valanghivo sotto il Col Chalvet, lungo il versante che scende sulla Valle Argentera, nel comune di Sauze di Cesana, in provincia di Torino.
Sul posto è stata inviata l’eliambulanza del 118 con a bordo il tecnico e l’unità cinofila da valanga del Soccorso alpino, che si sono calati con il verricello nel punto del distacco e in breve hanno individuato il segnale dell’Artva che i due scialpinisti indossavano. Nel frattempo l’eliambulanza è riuscita a compiere due rotazioni trasportando a monte due squadre miste del Soccorso alpino civile e del Soccorso alpino della guardia di finanza, prima di tornare alla base per l’arrivo del buio. Con l’uso delle sonde, i corpi dei due scialpinisti sono stati individuati sotto oltre 2 metri di neve, alla base di una valanga che è scesa a valle per per circa 200 metri lungo un canale. Dopo un impegnativo lavoro di scavo, le salme sono state disseppellite e caricate sul toboga per il trasporto a valle, a cui ha partecipato una squadra di tecnici sopraggiunti a piedi con gli sci e le pelli di foca. Cala Cimenti, quasi 46 anni (li avrebbe compiuti tra pochi giorni), torinese, è molto noto nell’ambiente dell’alpinismo. Nel 2019 aveva scalato il Nanga Parbat. Sempre lo scorso anno aveva salvato un compagno di discesa sul Gasherbrun VII, in Pakistan, dopo che questi era scivolato e caduto per centinaia di metri, restando ferito.